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Monitoraggio fiscale per depositi e conti correnti , soglie differenziate

  • di Luigi Mondardini

    Depositi e conti correnti all'estero devono fare i conti con la normativa in tema di monitoraggio fiscale e rispetto all'Ivafe.

    L’Unico 2014, per il  periodo d'imposta 2013,  comprende il quadro RW  utile ai fini del conteggio per le imposte Ivie e Ivafe.
     
    Tuttavia ,da un lato per il monitoraggio fiscale dopo le recenti e modifiche, è previsto  che non vadano indicati i depositi e i conti correnti bancari «costituiti all'estero il cui valore massimo raggiunto nel corso del periodo d'imposta non sia superiore a 10mila euro»; dall’altro l'Ivafe , che tassa tali «attività estere», si applica su importi inferiori .
    Infatti l’imposta fissa di 34,20 euro, che colpisce  conti correnti e  depositi esteri detenuti all'interno della Ue o di uno dei Paesi See, non è dovuta nel caso in cui il loro valore medio di giacenza annuo non sia superiore a 5mila euro. 
     
    Per verificare il superamento della soglia, si deve però tener conto «di tutti i conti e i libretti detenuti all'estero dal contribuente presso il medesimo intermediario e a nulla rilevando il periodo di detenzione del rapporto durante il periodo d'imposta».
     
    Occorre dunque  distinguere e controllare separatamente i dati : ai fini del  monitoraggio va considerato il picco massimo raggiunto nel corso dell'anno;  mentre per l'Ivafe  assume rilevanza  la giacenza media che deve tenere conto  di tutti i rapporti intrattenuti con il medesimo intermediario estero.
     
    Potrebbe perciò  accadere che malgrado il conto corrente estero abbia superato la fatidica soglia posta dal decreto sul monitoraggio, la giacenza media risulti inferiore a 5mila euro;  oppure -  al contrario -  che ai fini del monitoraggio il rapporto non debba essere indicato nel quadro RW, ma  il soggetto comunque lo debba compilare in quanto risulta dovuta l'imposta sul valore delle attività estere.
     
    In altri termini se  nel corso dell'anno la soglia dei 10mila euro viene superata , il conto corrente va indicato nel quadro RW ma non è detto che vada indicato ai fini Ivafe  se , sviluppando gli appositi calcoli, la giacenza media risulti  essere sotto la  soglia minima che fa scattare la tassazione. 
     
     

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