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Lo sguardo del fisco sui c/c

  • di Luigi Mondardini

    Entro ottobre l'Agenzia delle entrate, grazie al nuovo software SID, avrà a disposizione molte più informazioni di prima su conti correnti, carte di credito e investimenti fatti dal 2011 in poi e potrà sapere il numero degli accessi effettuati nelle cassette di sicurezza (quante volte l’apriamo e la chiudiamo in un anno).

    E’ la conseguenza della  legge 214 del 2011 dedicata all’archivio dei rapporti finanziari che prevede che banche, Poste italiane, intermediari, imprese di investimento, società di gestione del risparmio, vigilino sui saldi e i movimenti che il contribuente fa mediante il proprio conto corrente e, nel caso in cui li utilizzi, sulle operazioni effettuate tramite gli altri strumenti finanziari.

    La novità più rilevante é  che non  sarà più il Fisco a chiedere informazioni a proposito di uno o più contribuenti considerati sospetti, ma saranno direttamente banche  e altri intermediari  a dover trasferire nella banca-dati fiscale le notizie finanziarie di ciascun cliente. La portata di questa novità ha richiesto che il termine per l'invio dei dati fosse prorogato di qualche mese, da aprile ad ottobre.

    Il provvedimento  mette in pratica quanto previsto dall’articolo 11 della legge cosiddetta "Salva Italia" emanata dal governo Monti aprendo lo sguardo su ogni tipo di movimento effettuato dal contribuente.

    I conti correnti rappresentano la tipologia di operazione più rilevante da monitorare, ma accanto a questi saranno inviati all'Anagrafe tributaria anche i conti deposito, i titoli, le gestioni patrimoniali, i rapporti fiduciari, le carte di credito e di debito, le operazioni extra conto, le cassette di sicurezza, i certificati di deposito, i buoni fruttiferi e i contratti derivati.

    Operazioni di addebito e accredito saranno sottoposte  al controllo, dal momento che   sarà a disposizione del Fisco ogni movimento compresi, oltre appunto  ad addebiti e accrediti, accessi alle cassette di sicurezza e gestione delle carte di credito.

    Ogni operatore, entro il termine stabilito, dovrà inviare i dati identificativi del rapporto, compreso il codice univoco riferito alla persona fisica o non fisica che ne ha la disponibilità e a tutti i cointestatari, nonché i dati relativi al saldo iniziale al 1° gennaio e al saldo finale al 31 dicembre.

    Uno degli aspetti che ha fatto maggiormente parlare di rischio privacy è quello che riguarda le cassette di sicurezza; occorre precisare che il provvedimento di Befera parla esclusivamente di monitoraggio degli accessi.

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