> >

Forfettari 2015: effetti sulla contribuzione

  • di Luigi Mondardini

    Il nuovo regime forfettario prevede agevolazioni per artigiani e commercianti

    Sparisce la contribuzione “minima”  Inps per chi adotta il nuovo regime forfettario, tuttavia tale agevolazione  riguarderà solo  i contribuenti che esercitano attività d'impresa e gli artigiani iscritti alla gestione ordinaria dell'Inps. 
     
    Viceversa  nessuna modifica per gli autonomi iscritti alle casse di previdenza private; essi infatti sono comunque chiamati a versare il contributo minimo previsto dallo statuto dei vari enti;  per gli iscritti alla gestione separata  l'importo contributivo già oggi va rapportato in dichiarazione dei redditi sulla base dell'imponibile dichiarato nell'esercizio.
     
    Dal 2015  il nuovo regime forfettario viene esteso  anche a chi svolge l’esercizio di arti o professioni secondo il disegno di Legge di stabilità 2015 per le nuove iniziative, a condizione ovviamente della sussistenza delle relative condizioni. 
     
    Chi opta per tale regime potrà sfruttare il fatto che non si applicherà più il  minimo imponibile previsto ai fini del versamento dei contributi previdenziali, di cui alla Legge n. 233/90.
    Pertanto, usufruendo di tale regime, i contribuenti saranno tenuti al versamento dei contributi sulla base del reddito effettivo, come determinato in via forfetaria, applicando le aliquote contributive ordinarie. Non dovranno versare i contributi sul reddito minimale. 
    Tale agevolazione potrà essere fruita solamente da imprenditori iscritti alla Gestione IVS artigiani e commercianti, mentre i professionisti saranno esclusi dal beneficio. 
     
    Per i contribuenti esercenti attività d’impresa è stato definito un reddito minimo (minimale di reddito), comunque dovuto anche nel caso in cui quello effettivo  si mantenga al di sotto di tale soglia o addirittura sia  negativo.
    Tale reddito viene utilizzato come base di riferimento per il pagamento dei contributi previdenziali (c.d. contributo minimo obbligatorio). 
     
    Il reddito minimo varia di anno in anno, e si ottiene moltiplicando per 312 il minimale giornaliero di retribuzione da utilizzare per il calcolo dei contributi in favore degli operai dei settori artigianato e commercio e aggiungendo al prodotto l’importo di € 671,39 .Il pagamento del contributo minimo obbligatorio deve essere effettuato in quattro rate, alle seguenti scadenze: 16 maggio; 16 agosto; 16 novembre e 16 febbraio (dell’anno successivo).
     
     
    L’agevolazione suindicata non scatterà per  i liberi professionisti iscritti alle casse di previdenza private del loro albo professionale che sono comunque chiamati a versare il contributo minimo previsto dallo statuto dei loro enti di appartenenza.
     
    Infine nulla cambia anche per gli autonomi iscritti all’Inps Gestione separata per i quali già tutt’ora non vi sono contributi Inps minimi e l'importo contributivo viene rapportato in dichiarazione dei redditi sulla base dell'imponibile dichiarato nell'esercizio.
     

Ti potrebbe anche interessare:

Novità flash

venerdì 08 aprile 2022 ISTAT Febbraio 2022martedì 19 gennaio 2021 ISTAT :Indice del mese di DICEMBRE 2020martedì 19 maggio 2020 ISTAT aprile 2020domenica 15 marzo 2020 Proroga dei versamenti del 16 marzoVai all'archivio

Quesito del giorno

venerdì 08 aprile 2022 Locazioni stipulate dai giovani: detrazioni
venerdì 08 aprile 2022 Detrazione Edilizia: la cessione a terzi
lunedì 04 aprile 2022 Fattura elettronica: le sanzioni
lunedì 04 aprile 2022 Bonus verde: proroga
domenica 03 aprile 2022 Bonus facciate: proroga
Vai all'archivio

Link