Bonus ristrutturazioni e mobili anche per il 2015 (ma con sorprese)

Il Governo, nel DDL stabilità, conferma gli sconti fiscali all’edilizia al livello massimo  in corso dal 26 giugno 2012 (governo Monti) nel caso del re­cupero edilizio di abitazioni (50%, dal precedente 36%) e dal 6 giugno 2013 (Letta) nel caso dell’ecobonus  (dal 55 al 65%).

Il testo uscito dal Consiglio dei ministri presenta  alcuni dettagli e alcune sorprese.

Si tratta del 50% e del 65% per il  risparmio energetico negli edifici , ma  dal 2016 si torna al 36%, senza aliquote intermedie di passaggio.

Un anno in più anche per il bonus mobili al 50%, che sarebbe scaduto a fine anno.

Niente proroga invece per l’antisismica, che dal 1º gennaio 2015 scenderà dal 65% all’aliquota del recupero edilizio (50% per un anno, poi 36%).

Niente sei mesi in più per l’ecobonus sulle parti comuni dei condomini, e infine ritenuta d’acconto sui bonifici pagati alle imprese che risale dal 4 all’8 per cento.

Una novità significativa  è rappresentata dal raddoppio dal 4 all’8% della ritenuta che gli istituti di credito (banche e poste) devono fare sui bonifici, a titolo di acconto di imposta.

Altra novità è la dinamica delle  aliquote nel tempo.

La legislazione vigente prevedeva per il 2015 un anno intermedio con l’abbassamento del bonus edilizio dal 50 al 40% e dell’ecobonus dal 65 al 50%, per poi appiattirsi dal 1º gennaio 2016, all’aliquota e alla procedura ordinaria degli sconti al 36% .

Il DDL del governo Renzi cancella le aliquote intermedie, confermando per il 2015 il livello massimo del 50 e 65%, ma tornando poi bruscamente al 36% dal 1º gennaio 2016 (a meno che ovviamente, fra un anno, si rimetta un’altra proroga nella legge di stabilità 2016).

Proroga di un anno anche per la detrazione 50% ,su una spesa massima di 10mila euro, per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, nell’ambito di interventi di recupero edilizio : dal 31 dicembre 2014 (quando avrebbe dovuto finire) al 31 dicembre 2015.