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Decreto emergenza abitativa: cedolare secca e bonus mobili

  • di Luigi Mondardini

    E’ entrato in vigore il Decreto Legge 28 marzo 2014, n. 47 destinato a a favorire l’edilizia sociale, a garantire una maggior offerta di alloggi popolari e a promuovere gli affitti concordati.

    La novità più rilevante riguarda l’abbattimento di aliquota per la cedolare secca che, dopo essere stata già ridotta dal 19 al 15% per il 2013, passa al 10% per tutto l’anno 2014 per gli affitti concordati. 
    La disposizione esplica i suoi effetti sin dal 1° gennaio 2014, rendendo molto  conveniente questa nuova forma di tassazione. 
     
    Pertanto da un lato per i canoni soggetti a tassazione ordinaria l’imponibile sarà pari al 95% a seguito della riduzione dell’abbattimento forfettario dal 2013, dall’altro la cedolare secca diviene più conveniente soprattutto per i Comuni dove è possibile applicare il canone concordato.
     
    Viene infine confermata la possibilità di applicare la cedolare sulle unità immobiliari abitative locate nei confronti di cooperative o enti senza scopo di lucro se sublocate a studenti universitari con rinuncia all'aggiornamento del canone di locazione o assegnazione. 
     
    Altra importante forma di deduzione è prevista per le imprese che costruiscono o recuperano alloggi da destinare a edilizia sociale, le quali potranno beneficiare di un abbattimento pari al 40% dei canoni di locazione per le nuove costruzioni, manutenzioni straordinarie e recupero degli alloggi esistenti. 
    Le imprese non potranno però beneficiare sin da subito di questa nuova forma di deduzione, in quanto sono richiesti i necessari decreti attuativi. 
     
    Per il triennio 2014 - 2016, ai soggetti titolari di contratti di locazione di alloggi sociali, adibiti ad abitazione principale spetterà una detrazione complessivamente pari a 900 euro, se il reddito complessivo non supera euro 15.493,71; 
    450 euro, se il reddito complessivo supera euro 15.493,71 ma non euro 30.987,41. 
     
    Viene inoltre prevista la possibilità di riscattare la casa dopo 7 anni dall’assegnazione per gli inquilini di alloggi sociali e vengono stanziati nuovi fondi per il sostegno all’affitto e per la morosità incolpevole. 
     
    Per il bonus mobili una nuova penalizzazione: oltre alla ormai nota soglia dei 10.000 euro , le spese per arredi non potranno  superare la spesa sostenuta per i lavori di ristrutturazione. 
    Inoltre non viene indicata la data a decorrere della quale il limite dovrebbe essere valido. Parrebbe corrette ritenere  che il nuovo limite possa essere applicato solo alle spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2014 essendo stato introdotto dalla Legge di Stabilità 2014; diventa quindi rilevante la data di effettuazione del bonifico o quella di utilizzo della carta di debito o credito. 
     
    Viceversa l’applicazione del limite anche alle spese per il 2013 non dovrebbe sussistere , in quanto le istruzioni dei modelli dichiarativi non riportano in alcun modo tale precisazione
     

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