Dichiarazione tardiva

Oltre la data del 29 dicembre, invece, la dichiarazione è irrimediabilmente omessa.

In caso di dichiarazione tardiva, le sanzioni si possono regolarizzare con il ravvedimento: in assenza di imposte dovute, la regolarizzazione comporta il versamento della sola sanzione ridotta a 25 euro (1/10 di 258 euro) in relazione a ciascun tipo di dichiarazione ricompresa nel modello Unico tardivamente trasmesso (Circolare n.54/E/02, codice tributo 8911).

In presenza di imposte dovute, oltre a sanare la tardiva presentazione, bisogna regolarizzare i versamenti non effettuati.

Per questi ultimi, la sanzione ridotta è pari allo 0,2% per ogni giorno di ritardo fino al quattordicesimo, al 3% entro il trentesimo giorno o al 3,75% oltre questo termine.

Per ravvedere la dichiarazione tardiva, si pone però il problema di individuare l’anno di riferimento da indicare sul modello F24 con cui si versano le sanzioni ridotte.

Il dubbio nasce perché nelle istruzioni sul sito dell’Agenzia si dice che va indicato «l’anno d’imposta per cui si effettua il pagamento». Letteralmente, il 2013. Questa soluzione, però, non sembra condivisibile. È da ritenere che il ravvedimento delle tardive dichiarazioni 2014 dovrà essere perfezionato indicando come anno di riferimento 2014 e non 2013.