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Versamento immediato per le imposte sostitutive sulla rivalutazione dei beni aziendali.

  • di Luigi Mondardini

    Il decreto sulla spending review ridefinisce retroattivamente le regole per il versamento.

    Si tratta di quanto dovuto  dalle imprese che hanno adeguato i valori nel bilancio 2013 ; viene infatti stabilito  un pagamento in unica soluzione entro il 16 giugno 2014 piuttosto delle tre rate annuali senza interessi previste originariamente.
     
    Il Governo è intervenuto sul versamento dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione dei beni di impresa che prevede un’aliquota del  16% o del 12% per l'iscrizione dei maggiori valori e di quella del 10% sulla riserva in sospensione; ora  deve essere effettuato in unica soluzione entro il termine per il versamento a saldo delle imposte sui redditi dell'esercizio 2013. 
     
    Inizialmente l'imposta dovuta doveva invece essere pagata in tre rate annuali senza interessi, la prima delle quali entro il prossimo 16 giugno.
     
    Per  l'iscrizione dei maggiori valori,  interessante anche sotto il profilo civilistico in quanto utile per far emergere un maggiore patrimonio,  è necessario il pagamento dell'imposta sostitutiva.
    Chi ha utilizzato la rivalutazione ha effettuato un calcolo di convenienza confrontando l'importo della imposta  sostitutiva , programmato in tre anni,  con  quello del risparmio fiscale di Ires e Irap scaturente  dal maggior ammortamento , dal 2016 in poi,  o dalle minori plusvalenze in caso di vendita dal 2017 in poi.
     
    A seguito della rivalutazione , nel bilancio 2013, sono stati inoltre   iscritti al passivo la  riserva in sospensione di imposta ed il debito per l'imposta sostitutiva, suddividendo quest’ultimo  tra la quota pari ad un terzo  con scadenza entro i dodici mesi e quella oltre i 12 mesi, pari ai restanti due terzi. Questa suddivisione  viene ora meno a seguito della novità contenuta nel decreto approvato  dal Governo  con indubbie ripercussioni sulla precisione del bilancio.
     
    Gli amministratori che hanno proposto  di approvare la rivalutazione sulla base di calcoli di opportunità anche fiscale, dovranno ora rivedere i conti sulla base  del pagamento in unica soluzione.
     
    Si ricorda infine che non vi saranno ripercussioni sul risultato d'esercizio in quanto nel 2013 gli ammortamenti sono ancora stanziati sui valori storici.
     

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