Rivalutazione dei beni d’impresa: ultima rata

Si tratta dei beni d’impresa e delle partecipazioni oggetto di rivalutazione  operata in base a quanto previsto dalla legge di stabilità 2014.

 

Sull’importo del versamento non sono dovuti interessi.

 

Sempre il 16 dicembre scade anche la terza rata dell’imposta sostitu¬tiva dovuta per l’affrancamento del saldo attivo di rivalutazione. 

 

In caso di mancato, insufficiente o tardivo versa¬mento non vengono meno gli effetti della rivalutazione e dell’affrancamento e l’importo sarà iscritto a ruolo, se non regolarizzato spontaneamente. 

 

Gli importi dovuti a titolo di imposta sostitutiva possono essere compensati, come previsto dall’art.17 del D.Lgs. n.241/97. 

 

L’agenzia delle Entrate (Telefisco) aveva affermato che la rivalutazione deve necessariamente assumere valenza anche fiscale. Tale precisazione è stata peraltro confermata nelle Circolari n.10 e 13 del 2014. 

 

Ciò comporta che l’indicazione in dichiarazione dei redditi implica anche il necessario versamento dell’imposta sostitutiva.

La rivalutazione si perfeziona infatti con l’indicazione in dichiarazione dei redditi dei maggiori valori rivalutati e della relativa imposta sostitutiva.

 

L’omesso, insufficiente o tardivo versamento della sostitutiva non fa pertanto venir meno gli effetti della rivalutazione. Ne consegue che gli importi non versati verranno iscritti a ruolo, se non ravveduti spontaneamente da parte del contribuente