Emendamento al Ddl. di stabilità: tutti i pagamenti dovranno essere consentiti tramite «carte»
I professionisti dovranno ad accettare pagamenti effettuati tramite carte di debito, munendosi del necessario POS , ma anche tramite carte di credito, ciò a prescindere dagli importi e rischiando, altrimenti, sanzioni pecuniarie.
Ai sensi dell’art. 15 comma 4 del DL 179/2012, dal 30 giugno 2014, i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito.
Si ricorda che il DM 24 gennaio 2014 aveva precisato che l’obbligo di accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito si applicasse a tutti i pagamenti di importo superiore a 30 euro disposti a favore di imprese o professionisti.
In sede di prima applicazione, e fino al 30 giugno 2014, l’obbligo di cui sopra si è applicato limitatamente ai pagamenti effettuati per lo svolgimento di attività di vendita di prodotti e prestazione di servizi il cui fatturato dell’anno precedente a quello nel corso del quale era effettuato il pagamento risultava superiore a 200.000 euro .
Il Consiglio nazionale forense interveniva sul punto precisando che la disposizione introduceva solo un “ onere”, non essendo prevista alcuna sanzione in caso di rifiuto di accettare il pagamento tramite carta di debito.
Questa impostazione veniva confermata dal Sottosegretario all’Economia, Zanetti, all’interrogazione n. 5-02936 in Commissione Finanze alla Camera.
Ora interviene l’emendamento che rivede l’art. 15 comma 4 del DL 179/2012, imponendo l’accettazione dei pagamenti non solo tramite carte di debito, ma anche con carte di credito , eliminando qualsiasi riferimento a eventuali importi minimi.
Infine i DM attuativi dovranno prevedere, accanto alle modalità e ai termini di attuazione della previsione normativa, anche le fattispecie costituenti illecito e l’importo delle relative sanzioni amministrative pecuniarie.