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2015 con due regimi agevolati: forfettario e dei minimi

  • di Luigi Mondardini

    Per le persone fisiche imprenditori o lavoratori autonomi doppio regime fiscale per il 2015.

    La scelta fra un regime e l'altro riguarda i soggetti che iniziano la attività  nel 2015. Essi potranno infatti  scegliere il loro regime fiscale ai fini delle imposte dirette ed Iva , tra quello  forfettario ed il precedente  regime dei minimi .
     
    Infatti oltre al nuovo regime forfetario introdotto dalla legge di stabilita' 2015 si potrà continuare ad accedere al precedente regime dei contribuenti minimi (articolo 27 D.L. n. 98/2011) che viene pertanto prorogato.
     
    La scelta avverrà su un calcolo di convenienza. 
     
    A prima vista il regime dei minimi appare più vantaggioso in quanto l'imposta sostituiva sul reddito e' pari al 5% in luogo del 15%. 
     
    Inoltre a  favore del precedente regime  è anche  il limite di ricavi pari a 30.000 euro per tutti i contribuenti, mentre nel nuovo regime forfetario l'ammontare dei ricavi che non può  essere superato, varia da 15 a 40 mila euro a seconda del tipo di attività  svolta. 
     
    Altro aspetto riguarda la  la possibilità  di accedervi per i pensionati, ipotesi che pare quasi preclusa nel nuovo regime forfetario, dato che  il reddito realizzato dai soggetti in regime forfetario non può  essere inferiore al reddito di lavoro dipendente o di pensione . Tenuto  conto dei limiti  di ricavi particolarmente bassi  per essere ammessi - esempio professionisti 15.000 euro -  anche una pensionato che guadagna  mille euro al mese risulterebbe escluso dal nuovo regime forfettario.
     
    Potrebbe essere più conveniente il nuovo regime forfetario in presenza di attività' senza costi , dal momento che detto regime  prevede una percentuale di redditività  che di fatto è come se riconoscesse  una percentuale di costi anche se non sostenuti.
     
    C’è poi l’aspetto previdenziale. Infatti il nuovo regime forfetario consente di non versare la quota fissa di contributi, circa 3.600 euro annui ,  ma solo il contributo variabile (22,65%) sul reddito effettivo.
     
    Altro aspetto riguarda l’accesso al regime. Nel regime forfetario non sussiste il divieto per chi nei tre anni precedenti svolgeva la medesima attività' ovvero quando  questa consiste nella prosecuzione di un lavoro dipendente o autonomo; queste situazioni impediscono l’adozione del regime dei minimi.
     
    Si ricorda infine che per i  contribuenti già  in attività' nel 2014 che applicano il regime dei minimi essi potranno avvalersi di tale regime per gli anni mancanti al quinquennio od al compimento dei 35 anni di età . 
     
     
     
     

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