Diverse le modalità per effettuare la registrazione dei contratti di locazione.
Modalità obbligatoria per gli agenti immobiliari e i possessori di almeno 10 immobili - facoltativa per tutti gli altri contribuenti, purché abilitati ai servizi telematici - è quella che prevede l’utilizzo dei servizi telematici dell’Agenzia
Altrimenti è possibile richiedere la registrazione in ufficio; in questo caso è necessario recarsi presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate e compilare il modello RLI. Infine si può incaricare un intermediario abilitato (professionisti, associazioni di categoria, Caf, ecc.) o un delegato.
Si ricorda che i nuovi contratti di locazione devono contenere una clausola con la quale il conduttore dichiara di aver ricevuto le informazioni e la documentazione, sull’attestazione della prestazione energetica dell'edificio (APE).
La copia dell'APE deve essere, inoltre, allegata al contratto, fatta eccezione per i casi di locazione di singole unità immobiliari (Dl 145/2013)
Per quanto riguarda l’imposta,da versarsi entro 30 giorni , l’importo dovuto varia a seconda dell’immobile locato o affittato. Per i fabbricati a uso abitativo è il 2% del canone annuo; per i fabbricati strumentali per natura 1% del canone annuo ( se la locazione è effettuata da soggetti passivi Iva) , 2% del canone, negli altri casi; per i Fondi rustici , 0,50% del corrispettivo annuo , altri immobili 2% del corrispettivo annuo.
Per i contratti di locazione a canone concordato, riguardanti immobili che si trovano in uno dei Comuni “ad elevata tensione abitativa”, è prevista una riduzione del 30% della base imponibile sulla quale calcolare l’imposta di registro. In sostanza, il corrispettivo annuo da considerare per il calcolo dell’imposta va assunto per il 70%.
Il versamento per la prima annualità non può essere inferiore a 67 euro.Il locatore e il conduttore rispondono in solido del pagamento dell’intera somma dovuta per la registrazione del contratto.
Sul deposito cauzionale versato dall’inquilino non è dovuta l’imposta di registro. Se però il deposito è pagato da un terzo estraneo al rapporto di locazione, va versata l’imposta nella misura dello 0,50%.
Per i contratti pluriennali si può scegliere di pagare, al momento della registrazione, l’imposta dovuta per l’intera durata del contratto (2% del corrispettivo complessivo),oppure versare l’imposta anno per anno (2% del canone relativo a ciascuna annualità, tenendo conto degli aumenti Istat), entro 30 giorni dalla scadenza della precedente annualità.
Per ogni copia da registrare, l’imposta di bollo è pari a 16 euro ogni 4 facciate scritte del contratto e, comunque, ogni 100 righe. Il bollo può essere assolto anche utilizzando i contrassegni telematici (ex marca da bollo), con data di emissione non successiva alla data di stipula.