Rendite finanziare: aliquote in aumento da luglio

Si tratta dell’aliquota delle ritenute alla fonte e delle imposte sostitutive sui redditi di capitale divenuti esigibili nonché sulle plusvalenze realizzate dal 1° luglio 2014. Restano esclusi i titoli pubblici e quelli equiparati italiani ed esteri di Paesi "white list", tassati al 12,5% e le  forme di previdenza complementare (11%).

In deroga alla regola generale , per i titoli azionari e assimilati l'aliquota del 26% si applica ai dividendi e agli utili incassati dal 1° luglio 2014, a prescindere dal periodo di formazione dell'utile.

Per i titoli obbligazionari e le cambiali finanziarie, invece, il passaggio al 26% riguarderà gli interessi e altri proventi maturati dal 1° luglio.

Anche per conti correnti e depositi bancari e postali, il passaggio al 26% avverrà in base al criterio di maturazione, non rilevando quindi la data di accredito in conto.

Similmente a quanto previsto per le gestioni individuali e le polizze vita, sui proventi derivanti dal rimborso, dalla cessione e liquidazione delle quote o azioni di Oicr e Sicav realizzati dal 1° luglio 2014 e riferibili a importi maturati al 30 giugno 2014 si applicherà la previgente aliquota del 20 per cento.

Per le Gpm in risparmio gestito, l'aliquota del 26% si applica sui risultati maturati a partire dal 1° luglio 2014.