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Dal 2014 numerose novità sul fronte della tassazione, ma non solo.

  • di Luigi Mondardini

    Con il nuovo anno arrivano importanti novità sul fronte fiscale sia sul versante della tassazione che delle detrazioni fiscali; ad esempio viene introdotta la Iuc, la nuova tassa sulla cassa, aumentano i bolli sui prodotti finanziari , ritorna l’Irpef sulle case sfitte.

    L’Imu prima casa scompare, ma rimane per le seconde. A questa si aggiunge la Tasi, che serve a ripagare i servizi indivisibili dei comuni (come l’illuminazione o la pulizia delle strade).

    La Tasi verrà pagata anche in relazione alle prime case e anche dagli inquilini, seppure in forma ridotta. L’aliquota Imu-Tasi, al momento, non può superare nel 2014 il 2,5 per mille sulla prima casa e il 10,6 per mille sulla seconda. Tuttavia per consentire ai comuni maggiore flessibilità (e risorse)  e per introdurre detrazioni in favore di famiglie e meno abbienti potrebbe arrivare  un aumento del tetto massimo d’aliquota al 3,5 e all’11,6 per mille.

    La Tari è la nuova tassa sui rifiuti, analoga a quella appena archiviata: dovrà ripagare i servizi.

    Imu, Tasi e Tari formano insieme la Iuc, l’imposta unica comunale.

    Per il 24 gennaio è fissato l’appuntamento per la “mini IMU” , anche su tutto può ancora cambiare. Ad oggi, sono interessati i contribuenti che possiedono una prima casa in un comune che ha aumentato le aliquote rispetto a quelle statali: dovranno versare il 40% dell’importo dovuto a questa maggiorazione.

    Ritorna l’Irpef sulle case sfitte - ma solo nei comuni di residenza – nella misura del 50%.

    La mini-patrimoniale sul risparmio fa aumentare l’imposta di bollo dall’1,5 per mille al 2 per mille. Eliminata la soglia minima di imposta, cresce da 4500 euro a 14 mila il tetto massimo.

    Sui canoni di locazione calmierati varrà una cedolare alleggerita dal 19 al 15%. Chi vi rinuncia sconterà invece una detrazione più bassa dal 15 al 5% al momento di pagare l’Irpef.

    Sostituzione dai vani con i  mq. La prima rivoluzione catastale riguarderà i diversi criteri di calcolo a partire dai mq. e non, come succedeva fino ad ora con il numero dei vani.

    Aumentano le detrazioni per lavoro dipendente per i redditi tra gli 8.000 e i 55.000. La modulazione dei benefici farà sì che le detrazioni saranno maggiori per i redditi più bassi per scendere gradualmente fino ad azzerarsi a quota 55.000.

    Aumenta l’Iva. Dal primo gennaio l’Iva sale dal 4 al 10%: i rincari seguiranno inevitabili sui prodotti commercializzati.

    Le cartelle Equitalia ricevute entro il 31 ottobre 2013, potranno essere saldate entro il 28 febbraio 2014 pagando solo la somma originaria e non gli interessi e la mora.

    Per aumentare le deduzioni fiscali di Irap e le detrazioni Irpef è stato costituito un fondo che sarà alimentato dai risparmi ottenuti con la spending review e dalla lotta all’evasione fiscale.

    L’importo deducibile , ai fini IRAP ,  è pari al costo del nuovo personale assunto ma non può superare il tetto di 15.000 euro. Lo sconto vale per tre anni.

    Imu deducibile per le imprese su beni immobili strumentali, ad esempio i capannoni. La sua deducibilità parziale sull’Ires sarà del 30% sull’anno d’imposta 2013 (e quindi sulla prossima dichiarazione di redditi) e del 20% a partire dal 2014.

    Con il via libera definitivo del Garante della Privacy, arriverà il redditometro: attraverso 100 indicatori di ricchezza e via lettera, il Fisco può chiedere informazioni sui livelli di spesa che sforano del 20% il reddito disponibile.

    Capitali all’estero. Nella prossima dichiarazione dei reddito dovranno essere indicati anche quelli inferiori ai 10.000 euro. Il fisco farà attenzione ai titolari effettivi e non più solo a quelli diretti. Calano, tornando a livelli europei, le sanzioni.

    Per i redditi superiori ai 300.000 euro l’anno viene confermato il contributo di solidarietà del 3% per il triennio 2014-2016.

    Le imprese potranno rivalutare i propri beni. L’imposta sostitutiva è del 16% per i beni ammortizzabili e del 12 per gli altri. Sono previste tre rate annuali di pari importo, la prima scade entro il versamento a saldo dell’Ires (o il 16 giugno o il 16 luglio).

     

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