Il decreto del “fare –bis”: i provvedimenti che il governo sta per varare in tema di compensazioni.

L’art. 9 del recente dl n. 45/2013 ha elevato a 700.000 Euro, a decorrere dal 2014, la soglia massima annua delle compensazioni in F24; ora si pensa di elevare detto limite massimo di utilizzo dei crediti tributari, previdenziali e assistenziali in pagamento degli stessi debiti a 1 milione di euro all’anno per tutti i contribuenti, 2 per le società con bilanci certificati e 4 per quelle quotate.

Via libera alla compensazione incrociata fra crediti e debiti verso diverse amministrazioni pubbliche: le imprese che vantano nei confronti della pubblica amministrazione crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, derivanti da somministrazioni, forniture, appalti e servizi, anche professionali, potranno utilizzarli per pagare mediante compensazione i debiti verso altre amministrazioni pubbliche. Ciò sarà possibile acquisendo da parte dell’impresa la certificazione del proprio credito, non trasferibile, presso l’ente debitore e presentarla all’ente creditore in pagamento totale o parziale. L’amministrazione creditrice  verificherà presso quella debitrice l’autenticità della certificazione e rilascerà l’attestato di avvenuta compensazione.

In particolare i crediti commerciali verso lo stato e altri enti pubblici potranno essere utilizzati per pagare i debiti tributari nell’ambito di qualsiasi procedura di chiusura di vertenze aperte con il fisco.

Si tratta delle somme dovute a seguito di accertamenti con adesione, definizioni dell’invito a comparire ai fine dell’adesione, adesioni ai processi verbali di constatazione, acquiescenza agli accertamenti, definizione agevolata delle sanzioni,conciliazione giudiziale e mediazione.