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Tasi: regna l’incertezza su aliquote e scadenze

  • di Luigi Mondardini

    La scadenza della Tasi si avvicina e ancora i cittadini non sanno quando e quanto dovranno pagare.

    L’imposta  ,relativa ai servizi indivisibili comunali come illuminazione e polizia locale si applica sui fabbricati, compresa l'abitazione principale, e sulle aree fabbricabili.

    L'aliquota base é l'1 per mille, la massima va determinata in modo che la somma di Tasi e Imu non superi il 10,6 per mille.

    La base imponibile si determina con le stesse regole dell'Imu.

    Tuttavia sono soggetti passivi i possessori ed i  detentori degli immobili, quindi anche gli inquilini. Questi ultimi in misura compresa tra il 10 e 30 per cento, secondo quanto decide il comune.

    Solo per il 2014 la Tasi non può superare il 2,5 per mille; tuttavia il singolo comune può aumentare di un ulteriore  0,8 per mille se fissa agevolazioni all'abitazione principale tali da equiparare il carico della Tasi a quello dell'Imu sull'abitazione principale.

    Le scadenze  sono il 16 giugno e il 16 dicembre di ogni anno; per la prima casa si paga tutto entro il 16 dicembre a meno che il comune non abbia pubblicato la delibera sulle aliquote entro il 31 maggio.

    Gli operatori stanno cercando di comprendere  le regole da applicare per il calcolo, ma gli enti locali ancora non hanno fissato aliquote e detrazioni avendo tempo fino al 23 maggio 2014 per inviare al Ministero dell’Economia e delle Finanze il testo delle delibere, in modo tale che il Ministero possa pubblicarle sul sito web www.finanze.it entro il 31 maggio 2014, in relazione all’abitazione principale e pertinenze (immobili assimilati). Se non lo faranno, il versamento slitterà a dicembre 2014.

    Per quanto riguarda gli altri immobili se i comuni non delibereranno entro il 31 maggio 2014  il versamento verrà fatto sulla base dell’aliquota standard pari all’1 per mille, per conguagliare a saldo (16 dicembre 2014) sulla base delle delibere comunali.

    I primi a pagare la Tasi saranno proprio i proprietari e gli inquilini degli immobili dati in affitto; in questo caso l’imposta si salda in due momenti e  la prima rata va versata tra un mese, entro il 16 giugno.

    Se manca la delibera del comune i proprietari di immobili dovrebbero versare in sede di acconto di giugno una somma calcolata con le vecchie regole e poi effettuare un conguaglio presumibilmente al saldo di dicembre. Quindi si applicherebbe quanto previsto  dalla Legge di Stabilità, che ha istituito la TASI stabilendo un’aliquota standard allo 0,1%.

    Il problema resta per chi è in affitto: una quota della Tasi - compresa tra il 10 e il 30% - è a loro carico e la percentuale deve essere decisa obbligatoriamente dai Comuni.

    Ad oggi  sono ancora  poche le Amministrazioni che hanno provveduto a deliberare  e quindi  la stragrande maggioranza di proprietari e inquilini rischia di non sapere cosa versare.

     

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