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Comunicato del Governo: proroga TASI

  • di Luigi Mondardini

    Con comunicato del 19 maggio 2014, il Ministero risponde alla tante richieste di proroga dei termini di versamento della TASI.

    Il  Governo ha deciso che nei Comuni che entro il 23 maggio 2014  non avranno deliberato le aliquote la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi, viene disposta la proroga da giugno a settembre.
    Per tutti gli altri Comuni la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi resta il 16 giugno 2014. 
     
    Per le abitazioni principali e pertinenze , oltre che per immobili assimilati alle stesse,  i sindaci devono approvare le aliquote Tasi, da inviare entro il 23 maggio 2014 per la pubblicazione entro il 31 maggio 2014.
     
    In caso di mancata pubblicazione, il versamento viene automaticamente fatto slittare al 16 dicembre 2014, senza necessità di proroga.
     
    Per gli “gli altri immobili” le delibere devono essere approvate  entro il 31 maggio 2014; ad oggi solo poco più del 10% dei  comuni ha fissato  aliquote, detrazioni e modalità di versamento della Tasi 2014. 
     
    Dunque se i comuni non delibereranno entro il 31 maggio 2014 , il versamento verrà prorogato al 16 dicembre 2014.
     
    Non sarà necessario versare sulla base dell’aliquota standard pari all’1 per mille, l’imposta, per poi conguagliare a saldo (16 dicembre 2014) sulla base delle delibere comunali.
     
    Si verserà direttamente applicando l’aliquota effettiva, evitando il problema di versare un’imposta all’ 1 per mille (al 50% per l’acconto), che dovrà poi essere chiesta a rimborso, se il comune ne avesse deliberato l’esenzione (es. immobili in uso gratuito ai figli che la utilizzano come abitazione principale), con tutte le difficoltà per avere la restituzione.
     
    Per quanto concerne la ripartizione dell’imposta tra proprietario o detentore di altro diritto reale  e occupante dell’immobile la Legge di stabilità 2014  stabilisce una forchetta  che va dal 10% al 30% di scomposizione del versamento tra i due  soggetti al versamento; è il Comune  a dover stabilire la ripartizione esatta.
     
    La proroga consente di evitare versamenti secondo percentuali errate.
     
     
     

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