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Bonus libri: che fine ha fatto?

  • di Luigi Mondardini

    La detrazione del 19% sull’acquisto di libri fino ad un massimo di 2.000 euro di spesa all’anno, si riduce ad un mini sconto rivolto esclusivamente agli studenti delle scuole superiori.

    Per effetto degli emendamenti approvati dalle Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera, nel corso dell’iter di conversione del D.L. n. 145/2013 (Decreto Destinazione Italia).
     
    Il Consiglio dei Ministri nel dicembre del 2013  allo scopo di favorire una maggiore diffusione dei libri cartacei, prevedeva una interessante novità in materia di detrazione del 19% sulle spese sostenute nel corso dell’anno solare per l’acquisto di libri muniti di codice ISBN, per un importo massimo di 2.000 euro così suddivisi: 1.000  Euro per i testi scolastici ed universitari e 1.000 per tutte le altre pubblicazioni. 
     
    Si trattava di una misura rivolta  alla generalità dei contribuenti e non includeva i libri in formato digitale, o comunque quelli già deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formare il reddito complessivo.
     
    Ora a seguito degli emendamenti approvati dalle Commissioni sono state apportate delle modifiche che hanno stravolto la logica stessa del meccanismo operativo alla base della detrazione.
     
    La fruizione del credito d’imposta per l’acquisto di libri non spetterà più ai contribuenti ma direttamente agli esercizi commerciali che effettueranno vendita di libri al dettaglio, a condizione che riconoscano uno sconto del 19% agli studenti delle scuole superiori che presenteranno il relativo voucher. L’agevolazione verrà estesa all’acquisto di libri in formato digitale, ma verrà ristretta la categoria di libri agevolabili ai soli libri di lettura.
     
    Il meccanismo: i dirigenti scolastici rilasceranno a ciascuno studente un buono sconto da utilizzare per l’acquisto dei “libri di lettura” presso gli esercizi commerciali che aderiranno all’iniziativa. Le librerie recupereranno poi tali importi in sede di dichiarazione dei redditi.
     
    L’ammontare del singolo voucher spettante a ogni studente di scuola superiore pubblica o legalmente parificata sarà determinato con un decreto dal Ministero dell’Istruzione, di concerto con quello dello Sviluppo Economico, sulla base della popolazione studentesca dell’anno 2014-2015.
     
    Con un comunicato Stampa del Ministero dello Sviluppo Economico del 6 febbraio 2014, è stato chiarito  che “l’emendamento votato non ha affatto cambiato la natura della misura agevolativa che rimane di sostegno alla diffusione della lettura e ai cittadini che acquistano libri”.
     

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