Il Dm 24 dicembre 2012 assume come indicatore della capacità contributiva anche l’ammontare degli investimenti effettuati nell’anno meno la somma dei disinvestimenti netti dei quattro anni precedenti.
In particolare sono elementi indicativi di capacità reddituale in quanto considerati “ incrementi patrimoniali”:
Immobili, meno l’ammontare del mutuo eventualmente acceso per finanziare l’acquisto;
Beni mobili registrati ( autoveicoli,caravan,motoveicoli,minicar, natanti e imbarcazioni,arereomonili), meno il relativo finanziamento;
Polizze assicurative: investimento, previdenza, vita
Contributi previdenziali obbligatori
Azioni,obbligazioni,conferimenti, finanziamenti, quote di partecipazioni, fondi di investimento, derivati, certificati di deposito, pronti contro termine, buoni postali fruttiferi, titoli di credito, prodotti finanziari, valuta estera, oro, numismatica, filatelia
Oggetti d’arte o antiquariato
Manutenzioni straordinarie alle unità abitative
Donazioni ed erogazioni liberali
Con la nuova versione del redditometro, la logica risulta ribaltata rispetto al passato: la spesa viene attribuita tutta come reddito dell’anno in cui si effettua l’investimento, ma da essa vengono detratti i disinvestimenti sia dell’anno in cui si è effettuata la spesa sia dei quattro precedenti, assumendo in ogni caso i “disinvestimenti netti” cioè decurtando eventuali acquisti eseguiti nell’anno in cui si è operata la vendita.
In ogni caso per immobili e mobili registrati l’importo viene assunto già al netto del mutuo acceso o del finanziamento ottenuto.
Nulla impedisce di dimostrare che la provenienza delle disponibilità finanziarie risale anche a precedenti periodi, purché si sia in grado di produrre la documentazione necessaria a conferma di quanto dichiarato