Le plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di terreni suscettibili di utilizzazione edificatoria sono assoggettate a tassazione separata.
In alternativa il contribuente può optare per la tassazione ordinaria, barrando l’apposita casella presente nei righi da RM3 a RM7.
Si rammenta che i terreni suscettibili di utilizzazione edificatoria sono quelli qualificati come edificabili dal PRG, o in mancanza, dagli altri strumenti urbanistici vigenti al momento della cessione.
Per il calcolo della plusvalenza in esame, nella CM 27.5.94, n. 73/E è stato precisato che il costo di acquisto va prima, incrementato di tutti gli altri costi inerenti; successivamente, rivalutato sulla base della variazione dell’indice dei prezzi al consumo. All’importo ottenuto va infine sommata l’eventuale INVIM pagata.
Nel caso di successione o donazione, è possibile assumere quale prezzo di acquisto quello dichiarato nelle relative denunce ed atti registrati (o definito e liquidato), aumentato di ogni altro costo inerente. Anche tale importo va rivalutato e aumentato dell’INVIM e dell’imposta di successione / donazione.
Negli ultimi anni è stata più volte proposta la possibilità di rideterminare il valore di specifici beni posseduti (terreni / partecipazioni).
In tal caso, ai fini della determinazione della plusvalenza, il contribuente che si avvale della tassazione separata, in luogo del costo di acquisto o del valore dei terreni edificabili, assume il valore risultante dalla perizia giurata di stima.
Il costo sostenuto per la relazione di stima, può essere portato in aumento del valore iniziale da assumere ai fini del calcolo della plusvalenza, in quanto onere inerente.
Si rammenta che la Finanziaria 2014 ha riproposto la rivalutazione dei terreni posseduti all’1.1.2014.