In presenza di lavori su parti comuni condominiali, per le quali l’amministratore ha certificato al condomino (proprietario al 100% che non possiede reddito) la relativa quota detraibile, l’Agenzia conferma che il coniuge convivente può detrarre le spese di ristrutturazione pagate con l'emissione di assegni su un c/c cointestato, ancorché la delibera assembleare e la tabella millesimale di ripartizione delle spese siano intestate al solo proprietario.
Sul punto l’Agenzia specifica che nel suddetto documento rilasciato dall’amministratore il coniuge convivente deve indicare i propri estremi anagrafici e l’attestazione dell’effettivo sostenimento delle spese.