Si avvicina la data del 24 gennaio , appuntamento con la cosi detta mini Imu.
Lo Stato conta su un gettito che dovrebbe arrivare a circa 1,1 miliardi di euro, di cui circa il 40% sarà coperto dai contribuenti e per la parte restante dallo stesso Stato.
Come e’ noto i quasi 4 miliardi derivanti dal mancato gettito dell'Imu prima casa del 2013, che è stata abolita, sono stati accollati allo Stato; tuttavia questa copertura riguarda solo i versamenti relativi all'aliquota base del 4 per mille.
Un certo numero di Comuni , per esigenze di natura finanziaria e legate ai rispettivi bilanci, hanno dovuto aumentare l’aliquota portandola ad una forchetta compresa tra il 5 e il 6 per mille; in questi casi il 40% della differenza da versare dovrà essere sostenuto dai contribuenti.
Il costo stimato del versamento a carico dei contribuenti viene stimato tra i 33 e i 40 euro e riguarderà circa 12,6 milioni di contribuenti che risiedono i quei Comuni costretti ad aumentare l’aliquota che di base era posta al 4 per mille. Si tratta di una quota di consistente pari a oltre il 60% del totale.
A questo punto risulta doveroso sottolineare come la mini-Imu colpisca tutti i soggetti interessati con dei distinguo che dipendono dall’aliquota adottata dai comuni di appartenenza.