Alle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, effettuate nel 2014 e detraibili dall’Irpef al 50% in 10 anni, non si applica solo il limite di 10mila euro, come previsto per il 2013, ma va considerato anche quello relativo al valore dei lavori di ristrutturazione effettuati dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2015.
Le spese in¬centivate per l’arredo, infatti, «non possono essere superiori a quelle sostenute per i lavori di ristrutturazione».
È questa una delle conseguenze della mancata conversione in legge del primo decreto «salva-Roma» e della mancata inclusione di una norma ad hoc nel nuovo decreto pubblicato giovedì nella Gazzetta ufficiale n.54.
Restano quindi spiazzati quei contribuenti che dal 1° gennaio 2014 hanno pagato l’acquisto di mobili ed elet¬trodomestici per importi inferiori ai 10mila euro, ma superiori a quelli dei lavori edili effettuati (o da effettuare entro il 31 dicembre 2015).