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Turismo: sostegno alle imprese

  • di Luigi Mondardini

    Arriva il bando per gli investimenti

    Arriva il bando per gli investimenti

    In data 27/04/2023, la Regione Emilia-Romagna ha pubblicato un bando (delibera di Giunta regionale n. 656) per il sostegno degli investimenti delle imprese del turismo, con l’obiettivo di favorire la competitività e la sostenibilità delle imprese turistiche dell’Emilia-Romagna che svolgono attività ricettive.

     

    I beneficiari:

    a) Gestori: tutti i soggetti privati, aventi qualunque forma giuridica, che, al momento della domanda, esercitino - con regolare autorizzazione o altro titolo riconosciuto dall’ordinamento giuridico - una delle seguenti attività in immobili o aree di loro proprietà (gestore proprietario) o di proprietà di terzi (gestore non proprietario):

    • attività ricettiva alberghiera: alberghi, residenze turistico alberghiere, condhotel;

    • attività ricettiva all’aria aperta: campeggi, villaggi turistici, marina resort.

    b) Proprietari non gestori: tutti i soggetti privati, aventi qualunque forma giuridica, che, al momento della domanda, sono proprietari delle strutture:

    • nelle quali sono svolte, in virtù di un contratto regolarmente registrato o altro titolo giuridico riconosciuto dall’ordinamento, le attività indicate nella precedente lettera

    • destinate all’esercizio di una delle attività indicate nella precedente lettera a) e che intendono affittare o dare in disponibilità a imprese o soggetti terzi

     

    I requisiti:

    I beneficiari, al momento della presentazione della domanda di contributo devono possedere i seguenti requisiti soggettivi di ammissibilità:

    - devono avere la sede legale o l’unità locale nel territorio della Regione Emilia-Romagna;

    - non devono trovarsi in stato di liquidazione giudiziale, concordato preventivo ed ogni altra procedura concorsuale né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti;

    - non devono essere destinatari di provvedimenti di decadenza, di sospensione o di divieto.

     

    Per quali spese:

    Sono ammissibili alle agevolazioni gli interventi finalizzati:

    • alla realizzazione di nuove strutture ricettive esclusivamente in immobili esistenti, anche se oggetto di demolizione e ricostruzione;

    • alla riqualificazione, ammodernamento, ampliamento delle strutture ricettive esistenti;

    • al rinnovo delle attrezzature e degli arredi;

    • all’offerta di nuovi servizi alla clientela e/o al loro miglioramento, tramite soluzioni innovative e/o digitali attente anche agli aspetti di sostenibilità ambientale, sociale e di sicurezza.

    Più nello specifico:

    Sono ammissibili a finanziamento le seguenti spese:

    a. spese per opere edili, murarie e impiantistiche, finalizzate anche all’efficientamento energetico e idrico, comprese quelle per la progettazione e la direzione lavori che non potranno superare il 10% dei lavori complessivi compresi nella presente voce;

    b. spese per l’acquisto di macchinari e attrezzature - anche nella forma del leasing - di finiture e arredi;

    c. spese per l’acquisto di dotazioni informatiche, hardware, software e relative licenze d’uso, servizi di cloud computing;

    d. spese per l’acquisizione di servizi di consulenza specializzata relativa agli interventi di digitalizzazione e di sostenibilità ambientale eventualmente previsti nel progetto e/o finalizzata all’acquisizione di certificazioni (tali spese sono riconosciute nel limite massimo del 20% della somma delle spese di cui alle lettere a + b + c);

    e. costi generali per la definizione e gestione del progetto. Tale spesa è riconosciuta applicando, ai sensi dell’articolo 54, comma 1, lettera a) del Regolamento (UE) 2021/1060, un tasso forfettario fino al 5% della somma delle voci a), b), c) e d) precedenti e non dovrà essere rendicontata attraverso la presentazione di giustificativi e relative quietanze ma solo descritta nella relazione finale in fase di rendicontazione.

    Le date:

    Gli interventi potranno essere avviati a partire dalla data del 1° gennaio 2023 e conclusi entro la data del 31 dicembre 2024. 

    L’investimento complessivo per la realizzazione degli interventi proposti dovrà avere una dimensione finanziaria non inferiore a € 200.000 I.V.A. esclusa.

    Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla Regione, tramite l’applicativo Sfinge 2020, dalle ore 10.00 del giorno 25 maggio 2023 alle ore 13.00 del giorno 5 settembre 2023.

     

    L’agevolazione:

    Il contributo verrà concesso a fondo perduto nella misura massima del 40% della spesa ammessa e in tutti i casi non potrà essere superiore a euro 200.000. Fatto salvo l’importo massimo concedibile, il contributo verrà incrementato del 10% in presenza dei seguenti requisiti di premialità previsti nel bando:

    • nel caso in cui i progetti proposti abbiano una ricaduta positiva effettiva in termini di incremento occupazionale a tempo indeterminato e stabile;

    • qualora l’attività di impresa del richiedente sia caratterizzata dalla rilevanza della presenza femminile e/o giovanile;

    • nel caso in cui gli interventi contenuti nel progetto prevedano il recupero dei materiali e la conseguente riduzione della produzione di rifiuti;

    • nel caso in cui i soggetti proponenti, che abbiano un fatturato annuo pari o maggiore a 2 mln di euro, siano in possesso, al momento della domanda, del rating di legalità;

    • nel caso in cui i soggetti proponenti i progetti operino, con riferimento alle sedi operative/unità locali dove si realizza l’intervento, nelle aree montane dell’Emilia-Romagna;

    • nel caso in cui i soggetti proponenti i progetti operino, con riferimento alle sedi operative/unità locali dove si realizza l’intervento, nelle aree interne dell’Emilia-Romagna (AREE INTERNE);

    • nel caso in cui il progetto proposto preveda interventi documentati finalizzati a favorire l’accessibilità nelle strutture e ai servizi da parte dei soggetti disabili.

    Il contributo sarà concesso, a scelta dell’impresa ai sensi del Regime De Minimis di cui al Regolamento n. 1407/2013 oppure ai sensi del Quadro temporaneo di crisi.

    Il contributo previsto dal presente bando non è cumulabile, per le stesse spese e per i medesimi titoli di spesa, con altre agevolazioni pubbliche.

     

    Come ottenere il contributo:

    I progetti relativi alle domande che hanno superato la fase istruttoria di ammissibilità formale saranno valutati:

    - sotto il profilo dell’ammissibilità sostanziale;

    - nel merito, secondo i criteri di valutazione e relativi punteggi  

    La valutazione di merito dei progetti sarà svolta tenendo conto dei seguenti parametri:

    A) qualità della proposta in termini di definizione degli obiettivi, metodologia e procedure di attuazione dell’intervento;

    B) impatto atteso del progetto in termini di ampliamento e innovatività dei servizi, prodotti e attività, con particolare attenzione agli aspetti di sostenibilità sociale, quale ad esempio la parità di accesso ai servizi offerti da parte di ogni tipologia di clientela, e di sicurezza per i lavoratori e la clientela;

    C) impatto atteso del progetto in termini di aumento del livello di digitalizzazione dei servizi e dei prodotti offerti alla clientela e della gestione complessiva dell’attività;

    D) capacità del progetto di contribuire al rafforzamento dell’offerta del settore turistico e alla destagionalizzazione dell’offerta turistica;

    E) coerenza della proposta progettuale con le attività proposte dalle value chain dei Clust-ER regionali;

    F) qualità economico-finanziaria del progetto in termini di:

    - sostenibilità finanziaria (disponibilità di risorse necessarie a coprire i costi di gestione e di manutenzione degli investimenti previsti);

    - economicità della proposta (rapporto tra l’importo del sostegno, le attività intraprese e il conseguimento degli obiettivi), valutata come congruenza tra il piano finanziario e gli obiettivi del progetto, in termini di miglior rapporto tra costi e benefici che si intende ottenere per effetto del progetto;

    G) capacità del progetto di contribuire alla neutralità carbonica e alla lotta al cambiamento climatico, intesa come capacità dello stesso di contribuire all’introduzione di modelli di gestione virtuosa dell’attività dal punto di vista ambientale con particolare riferimento, ad esempio, alla riduzione dei consumi di energia e dell’uso di energia da fonti fossili con la sostituzione dell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, al passaggio all’uso di materiali rinnovabili di origine sostenibile, all’efficientamento nell’utilizzo della risorsa idrica.

    Ai fini dell’ammissione al finanziamento i progetti proposti:

    - dovranno essere coerenti con i parametri utilizzati per la valutazione di ammissibilità sostanziale;

    - dovranno ottenere, a seguito della valutazione di merito, un punteggio pari ad almeno 50 punti su 100.

     

    Francesco Mondardini 

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