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Terreni agricoli esenzione IMU

  • di Luigi Mondardini

    A prescindere dall’ubicazione, posseduti e condotti da coltivatori diretti.

    Le norme in vigore nel 2015 prevedevano l’esenzione per  i terreni agricoli e quelli incolti ubicati nei comuni classificati dall’Istat totalmente montani (pure nei comuni parzialmente montani, in caso di terreni posseduti e condotti - anche in comodato o in affitto - da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola).

    Inoltre i terreni agricoli e quelli non coltivati ubicati nei comuni delle isole minori; i terreni a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile non ricadenti in zone montane o di collina.

    Spettava altresì una detrazione di 200 euro per i terreni ubicati nei comuni della “collina svantaggiata”, posseduti e condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.


    Dal 2016  l’imposta municipale non è dovuta per quelli:

    ricadenti in aree montane o di collina ;

    posseduti e condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola;

    ubicati nei comuni delle isole minori;

    con immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile. 


    La circolare ministeriale n. 9/1993 a suo tempo specificò  i comuni montani o collinari i cui terreni agricoli fruivano dell’esenzione dall’Ici, l’imposta comunale sugli immobili in vigore in quegli anni. Lo stesso elenco va dunque ora preso in considerazione per stabilire le aree in cui opera la non applicazione dell’Imu.
     

    Se accanto al nome del comune non è presente alcuna annotazione, l’esenzione vale per tutto il territorio comunale; se è presente la sigla “PD” (“parzialmente delimitato”), il beneficio spetta solo per una parte del territorio.
     
    Dal 2016, per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, l’esenzione opera a tappeto, a prescindere cioè dall’ubicazione dei terreni.

    Quindi, non più soltanto quelli che si trovano nei comuni totalmente o parzialmente montani (secondo l’elenco predisposto dall’Istat), ma anche quelli collinari o di pianura.

     
    Isole minori, in pratica tale categoria comprende  tutte le isole italiane, escluse Sardegna e Sicilia.L’agevolazione, in quei comuni, spetta indipendentemente dal possesso e dalla conduzione da parte di specifici soggetti.

     
    Per i terreni con immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile, l’esenzione Imu è ribadita anche per questa tipologia di terreni, a prescindere dall’ubicazione e dal possesso.


    Il non assoggettamento all’Imu comporta che i redditi dominicali di quei terreni siano imponibili ai fini Irpef e relative addizionali comunale e regionale, venendo meno l’effetto sostitutivo Imu/Irpef previsto dal Dlgs 23/2011.

    La stessa Stabilità 2016 ha innalzato dal 7 al 30%, a decorrere da quest’anno, il moltiplicatore per la ulteriore rivalutazione dei redditi dominicale e agrario (ne sono esclusi i terreni agricoli e quelli non coltivati posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti alla previdenza agricola).
     

     

     

     

     

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