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Tassazione dividendi 2018

  • di Luigi Mondardini

    La Legge di Bilancio 2018 ha modificato la disciplina.

    Il regime  di tassazione dei dividendi percepiti da persone fisiche non in regime di impresa è ora il medesimo per partecipazioni qualificate  e non qualificate; in entrambi i casi si sconta  un prelievo del 26%, come ritenuta a titolo d'imposta. 
     
    Tale novità  decorre a partire dall'anno 2019 con la distribuzione  dei dividendi maturati nel 2018.
     
    Pertanto  le  persone fisiche non dovranno indicare i dividendi nel modello "Redditi", rimanendo a carico delle società tutti gli adempimenti connessi alla ritenuta ed al versamento delle somme a titolo d'imposta.
     
     
    Si ricorda che nulla è cambiato in termini di definizione di partecipazioni qualificate.
     
    In definitiva per i dividendi maturati nell'anno d'imposta 2018 e distribuiti negli anni successivi, si applicheranno i seguenti regimi di tassazione:
     
    - ritenuta a titolo d'imposta con aliquota fissa pari al 26%, se percepiti da persone fisiche non in regime di impresa. 
    - aliquota ordinaria progressiva Irpef sulla base imponibile del 58,14%, se percepiti da società di persone oppure da persone fisiche operanti in regime di impresa; 
    - aliquota vigente per le società di capitali da applicarsi su una base imponibile pari al 5% del dividendo percepito.
     
    In ogni caso è previsto un regime transitorio valido per:
     
    - per gli utili maturati fino al 31/12/2017, ma distribuiti a seguito di delibere assembleari comprese nel periodo compreso tra il 2018 ed il 2022.
     
    - Si applicherà la ritenuta a titolo d'imposta del 26% alle partecipazioni qualificate per tutti i dividendi correlati agli utili conseguiti a partire dal 2018 oppure formati fino al 2017, ma deliberati successivamente al 2022.
     
    - sempre con riferimento alle partecipazioni qualificate, gli utili maturati fino al 31/12/2017, ma distribuiti tra il 2018 ed il 2022, concorreranno a formare il reddito tassabile con percentuali diverse a seconda del periodo di formazione degli stessi vale a dire nel limite del 40%,  del 49,72%  e  58,14% del reddito percepito, a seconda del periodo di formazione.
     
    Tenuto conto di ciò , è evidente che, nel periodo 2018-2022, risulterà più vantaggiosa  la distribuzione dei dividendi maturati fino al 31/12/2007. 
     
     
     

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