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Reddito di cittadina: via libera con la NOTA al DEF

  • di Luigi Mondardini

    Accordo sul deficit al 2,4% all’interno del Governo.

    Il CDM ha approvato  la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018, che comprende:

    -        la cancellazione degli aumenti dell’IVA previsti per il 2019

    -        la riforma della legge Fornero

    -        il reddito e le pensioni di cittadinanza

    -        i fondi per i risparmiatori colpiti dalle crisi bancarie

    -        investimenti e riduzione delle imposte per gli autonomi

    L’introduzione del reddito di cittadinanza  rientra nella strategia di contrasto alla povertà e di attivazione di politiche attive del lavoro  per coloro che  si trovano  al di sotto della soglia di povertà relativa; tale soglia è stata  individuata dall’Eurostat per l’Italia pari a 780 euro mensili.

    Inoltre è in programma l’introduzione delle pensioni di cittadinanza, che integreranno le pensioni esistenti al valore della soglia di povertà relativa di 780 euro.

    Una parte delle risorse destinate alla realizzazione di misure verrà dall’abolizione delle pensioni di privilegio, con un taglio degli importi superiori a 4.000 euro netti mensili, non corrispondenti alle effettive contribuzioni.

    Volontà del governo è anche  l’introduzione di una nuova finestra per i pensionamenti anticipati senza il requisito anagrafico, attualmente in vigore per chi ha maturato un’anzianità contributiva di 41 anni.

    A questo si aggiungerebbe il requisito di “quota 100” come somma di età anagrafica e contributiva, con alcune restrizioni funzionali alla sostenibilità del sistema previdenziale.

    Tra le disposizioni per la dignità dei lavoratori e delle imprese figura, invece, la riduzione dell’abuso dei contratti di lavoro a termine e una maggiore tutela dei lavoratori con contratti a tempo indeterminato nell’eventualità di licenziamenti.

    Studiata anche l’estensione dell’equo compenso e l’applicazione della normativa in vigore sul lavoro accessorio, al fine di regolamentare questo tipo di rapporto di lavoro (come baby-sitter e il lavoro agricolo stagionale non inquadrabile in nessun contratto di lavoro) prevedendo la tutela della dignità del lavoratore.

     

     

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