Lo ha recentemente comunicato la Poste Italiane spa.
Ora non è quindi più possibile rivolgersi ad un Ufficio postale per l’apposizione
del timbro al fine di usufruire della “data certa” e avere la prova che il documento è stato formato in un determinato giorno, mese e anno.
Come noto, sovente si rende necessario attribuire ad un documento (scrittura privata, contratto, ecc.) la c.d. “data certa”, ossia la certezza e la prova che lo stesso è stato formato in un dato momento (giorno, mese e anno), ciò al fine di renderlo opponibile a terzi.
Il modo più agevole era quello di recarsi presso un Ufficio postale che provvedeva all’apposizione del timbro.
In particolare sul documento veniva riportata la dicitura “Si richiede l’apposizione del timbro per la data certa” seguita da data e firma. In altre parole l’apposizione del timbro (datato) costituiva la prova che il documento sul quale lo stesso è stato impresso è stato formato precedentemente all’apposizione stessa.
Recentemente, le Poste Italiane spa hanno comunicato ai vari Uffici che a partire dall’1.4.2016 non è più possibile erogare presso gli stessi il servizio “data certa”.
Ciò richiede quindi la “ricerca” di un altro mezzo alternativo che consente di ottenere il suddetto effetto.
La “data certa” del documento è possibile ottenerla utilizzando uno dei seguenti servizi alternativi.
- mediante registrazione presso l’Agenzia delle Entrate con versamento dell’imposta in misura fissa di Euro 200 (codice tributo “109T”).
- richiedendo ad un notaio di effettuare una “copia conforme” del documento con apposizione della data e della propria firma.
- Mediante invio plico senza busta; il documento va inviato a sé stessi e/o alla parte interessata in plico senza busta per raccomandata;
- Invio tramite PEC
- Utilizzando la data certa digitale postel , mediante l’apposizione di una marca postale elettronica (EPCM) tramite il servizio offerto da Poste Italiane spa ;
- Apponendo una marca “virtuale” su un documento informatico associando allo stesso data e ora certa.