Dal al 2019 compensi soggetti a imposta fissa del 15 per cento.
E’ previsto in un articolo del disegno di legge di Bilancio per il 2019.
Con tale tassazione si intende agevolare i docenti che attualmente su tali compensi, dichiarati come redditi occasionali, pagano Irpef e addizionali che possono anche superare il 45 per cento.
La norma in preparazione stabilisce che dal 1° gennaio 2019, al compenso derivante dall'attività di lezioni private e ripetizioni, svolta dai docenti titolari di cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado, si applica una imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e delle addizionali regionali e comunali pari al 15%, salva opzione per l'applicazione dell'imposta sul reddito nei modi ordinari.
La stessa norma stabilisce anche che i dipendenti pubblici che svolgono anche l'attività di insegnamento a titolo privato devono comunicare alla propria amministrazione di appartenenza l'esercizio di attività extra professionale didattica ai fini della verifica di eventuali incompatibilità.
La tassa fissa del 15% deve essere versata entro il termine stabilito per il versamento dell'imposta sul reddito delle persone fisiche.
Con provvedimento del direttore dell'agenzia delle Entrate, da emanare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di Bilancio per il 2019, saranno stabilite le modalità per l'esercizio dell'opzione per l'applicazione dell'imposta sul reddito nei modi ordinari, nonché del versamento dell'acconto e del saldo dell'imposta sostitutiva.