Il mese di giugno prevede l’acconto IMU e TASI 2016, ma è anche l’ultimo mese per il ravvedimento.
Si tratta della possibilità di sanare IMU e TASI omesse con riferimento al periodo d’imposta 2015, che andavano cioè versate entro il 16 giugno (acconto) e 16 dicembre (saldo) dello scorso anno.
In caso di omissione , a distanza di un anno, è ancora possibile rimediare versando sanzione ed interessi.
La scadenza: il giorno 30 giugno mediante il c.d. ravvedimento lungo.
Dal 1° gennaio 2016, per il ravvedimento di IMU e TASI omesse o versate in misura insufficiente, si applicano le seguenti sanzioni:
- regolarizzazione entro 14 giorni dall’omissione: 0,1% (cioè 1/10 dell’1%) per ogni giorno di ritardo;
- regolarizzazione oltre i 14 giorni, ma entro 30 giorni: 1,5% (cioè 1/10 del 15%);
- regolarizzazione oltre i 30 giorni ma entro 90 giorni: 1,67% (cioè 1/9 del 15%) ;
- 3,75% (cioè 1/8 del 30%) se la regolarizzazione avviene oltre i 90 giorni ma entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo in cui è stata commessa la violazione (ravvedimento lungo).
Le sanzioni suindicate sono vigore dal 1° gennaio 2016, ma soggette al principio del favor rei; pertanto è possibile applicarle anche con riferimento a violazioni commesse per il 2015.
Non sono ammesse le altre forme di ravvedimento,in quanto riservate solo per i tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate.
In definitiva l’IMU e la TASI omesse o versate in maniera insufficiente nel 2015 possono essere ancora ravvedute entro il termine di presentazione della dichiarazione IMU riferita al periodo d’imposta 2015; tale dichiarazione è da presentarsi entro il prossimo 30 giugno 2016.