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Il recapito della fattura elettronica

  • di Luigi Mondardini

    La fattura elettronica dal 2019 sostituisce la fattura cartacea.

    Viene emessa mediante la sua trasmissione telematica al Sistema di Interscambio gestito dall’Agenzia delle Entrate, che  agisce in pratica come un postino.

    Infatti il SdI riceve la fattura elettronica inviata dall’emittente e, dopo aver accertato la sua correttezza, la invia o mette a disposizione del destinatario.

    Il destinatario può ricevere la fattura elettronica secondo tre modalità:

    1. se ha comunicato al fornitore un proprio indirizzo PEC o un “codice destinatario” di 7 caratteri;
    2. comunicando all’Agenzia delle Entrate un proprio indirizzo PEC o un “codice destinatario” di 7 caratteri;
    3. accedendo alla propria area riservata nel portale “Fatture e Corrispettivi”, dal sito www.agenziaentrate.gov.it, dove è disponibile la fattura elettronica inviata dal fornitore, previa autenticazione mediante SPID o credenziali per l’accesso rilasciate dall’Agenzia delle Entrate.

    L’Agenzia delle Entrate invierà quindi la fattura  all’indirizzo PEC o codice destinatario risultante dalla fattura emessa o all’indirizzo PEC o al codice destinatario comunicato dal destinatario, indipendentemente dall’indirizzo PEC o codice destinatario indicato in fattura e anche se all’emittente non è stato comunicato alcunché.

    Potrebbe accadere che all’Agenzia delle Entrate  non abbia  ricevuto comunicazione di indirizzo PEC nè codice destinatario; in tal caso l’Agenzia delle Entrate non potrà inviare nulla e metterà a disposizione del destinatario la fattura nella sua area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi”, dando comunicazione all’emittente della mancata consegna.


    In caso di errore di PEC o codice destinatario,  il  fornitore  può   incorre nello scarto della fattura inviata, con necessità di nuovo invio; oppure  può inviare la fattura elettronica a un soggetto diverso dal reale destinatario, con tutte le complicazioni del caso.


    Il fornitore, se non riceve comunicazione della PEC o del codice destinatario del cliente in sede di invio della fattura elettronica, deve indicare come codice destinatario “0000000” e deve consegnare al cliente (salvo sua rinuncia se consumatore finale) una copia della fattura elettronica, da stampare su carta o inviare tramite mail, nella quale va riportata la specificazione  che l’originale è consultabile nella sua area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate.


     

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