Lezione 3: “Denuncia per stalking: i messaggi di WhatsApp costituiscono prove documentali?”
Nella giornata di ieri, 25 ottobre, la Corte di Cassazione ha definito l’utilizzabilità ai fini probatori dei messaggi scritti su WhatsApp. Come risaputo, con la nota applicazione di messaggistica in gestione a Facebook si possono produrre due differenti tipi di messaggio, testuale o vocale.
Messaggi vocali
Con la Sentenza 49016/2017, la Cassazione ha chiarito come i messaggi vocali di WhatsApp siano equiparabili a registrazioni foniche con pieno valore probatorio. Evidente la ratio della disposizione: di norma, e salvo camuffamenti, la riproduzione della voce di una persona non lascia dubbi sull’identità di chi abbia registrato il messaggio e costituisce, di conseguenza, una prova a tutti gli effetti.
Messaggi scritti
Riguardo ai messaggi scritti, invece, c’è una fondamentale distinzione da compiere: infatti, se i messaggi “incriminati” sono stati trascritti da un altro telefono rispetto a quello del legittimo proprietario, la chat non costituisce prova documentale. Difatti, tali messaggi potrebbero essere stati scritti da una terza persona che si è impossessata, momentaneamente o meno, del telefono cellulare. Qualora, invece, oltre ai messaggi sia a disposizione delle indagini anche il cellulare, la magistratura sarà tenuta a verificare la paternità del telefono e, in seconda luogo, a decidere se ammettere i messaggi in sede di processo, anche penale.
Il Codice di procedura penale, infatti, riporta all’art. 234 l’elenco delle prove documentali “classiche”: fotografia, filmati, ... Documenti, cioè, che sono immediatamente ascrivibili a elementi con specifico valore probatorio. Tuttavia, con la sentenza di ieri la Cassazione ha voluto allargare tale categoria di prove comprendendo anche quelle provenienti da un mezzo di comunicazione diffusamente utilizzato oggi, come WhatsApp, da cui transitano quotidianamente migliaia di messaggi e a volte, purtroppo, anche qualche minaccia di stalking.
Francesco Mondardini
francesco.studiomondardini@gmail.com
@FranzMondardo
Laureato con lode in Economia e Direzione Aziendale presso l’Università di Bologna, da anni mi sono specializzato nella materia fiscale e imprenditoriale. Il mio obiettivo è permettere a chi vuole investire economicamente nel suo futuro, di poterlo fare... Senza svenarsi fiscalmente. A chi mi dice, sconsolato: “Sì, ho pagato le tasse. Ho fatto la mia rinuncia dei redditi”. Rispondo: “Posso accettare la sconfitta, ma non posso accettare la rinuncia a provarci”.