Ipotesi di rivisitazione del regime.
- personale:
la L. 145/2018 , modificando il limite precedente che prevedeva al massimo 5.000 euro di spesa consentita per lavoro dipendente, lo aveva del tutto abrogato; potrebbe essere riproposto, ma con soglia più elevata: 20mila euro.
- beni strumentali:
potrebbe essere reintrodotto il limite che impediva l’accesso/il mantenimento del regime forfettario ai contribuenti che avessero in carico più di 20mila euro di beni strumentali. Si ritorna alla situazione precedente alla modifica che aveva abrogato qualsiasi tetto in ordine ai beni strumentali.
- base imponibile:
La base imponibile sulla quale scontare l’imposta sostitutiva del 15% non sarebbe più determinata applicando ai ricavi/compensi la percentuale di forfetizzazione corrispondente al codice ATECO dell’attività esercitata.
La determinazione del reddito potrebbe diventare analitica, ovvero basata sui costi ed i ricavi effettivamente documentati.
Sul reddito quindi determinato quale differenza ricavi/costi sarebbe dovuta la sola imposta (sostitutiva pari al 15%).
- Controverso poi un punto che prevede l’ “esclusione se reddito > 30.000 euro”.
Al momento appare di difficile interpretazione l’inciso; occorre quindi attendere il testo definitivo.
- Nessuna tassa piatta del 20% a partire dal 1° gennaio 2020 per r i contribuenti con ricavi o compensi superiori alla soglia dei 65mila euro, ed entro i 100mila euro.