Indicazioni operative relative ad alcune situazioni ricorrenti.
Dove trovare le fattura del privato
Per le fatture emesse ai privati (senza partita Iva), la norma prevede che lo Sdi recapiti la fattura elettronica a questi soggetti (leggendo l’elemento «CodiceFiscale» dell’Xml), solo mettendola a disposizione nella loro area riservata di Fisconline, ma non nel portale «Fatture e corrispettivi», che è accessibile solo dai soggetti titolari di partita Iva.
Questa visualizzazione, però, sarò possibile solo dal secondo semestre 2019, a seguito di accettazione del servizio di consultazione .
Gli intermediari non accedono alle e-fatture emesse a privati.
L’emittente deve sempre consegnare direttamente al cliente consumatore finale una copia informatica o analogica della fattura elettronica, comunicando contestualmente che il documento è messo a loro disposizione dal Sdi nell’area riservata del sito web delle Entrate.
Non vi sono regole precise su come effettuare questa comunicazione e l’agenzia delle Entrate ha precisato che è possibile e consigliabile riportare una dicitura del tipo: «Copia analogica della fattura elettronica inviata allo Sdi»
Medici e farmacisti
Solo per il 2019, tutti i soggetti tenuti all’invio dei dati al sistema Tessera sanitaria (ad esempio, medici e farmacisti), non possono emettere fatture elettroniche, con riferimento alle fatture i cui dati sono da inviare al sistema Tessera sanitaria (Sts) come previsto dall’articolo 1, comma 53, della legge 145/2018.
La fattura non deve essere emessa in formato elettronico neanche nel caso in cui il paziente neghi l’autorizzazione alla trasmissione dei suoi dati al sistema Tessera sanitaria
Partita iva e Codice Fiscale
Nella fattura elettronica emessa nei confronti di soggetti titolari di partita Iva non è obbligatoria l’indicazione anche del codice fiscale nei campi relativi al cessionario/committente, in quanto in generale vanno compilati inserendo la partita Iva oppure il codice fiscale del cliente, in base a ciò che quest’ultimo comunicherà al fornitore di volta in volta. In ogni caso, lo Sdi non scarta il file in cui sono presenti entrambi i valori.
Se il cessionario/committente comunica solo il codice fiscale alfanumerico, pur essendo titolare di partita Iva, sta operando l’acquisto del bene/servizio non nell’ambito dell’attività d’impresa, arte o professione, ma come privato consumatore.