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Decreto emergenza

  • di Luigi Mondardini

    Le misure fiscali

    Sotto i 2 milioni di ricavi : rinvio tasse e contributi

    La prima conferma del maxi decreto emergenza è che tutti adempimenti fiscali e contributivi in scadenza oggi 16 marzo sono sospesi per tutti i contribuenti.

    L’appuntamento è rinviato a venerdì 20 marzo

    Faranno eccezione, però, imprese, autonomi e professionisti che sono sotto i 2 milioni di ricavi: per loro l’appuntamento alla cassa per saldare le ritenute, l’Iva annuale e mensile, nonché i contributi previdenziali e quelli Inail è rinviato al 31 maggio.

    Si potrà pagare in unica soluzione o comunque rateizzabile in 5 rate.

    Il decreto rinvia poi al 30 giugno anche tutti gli adempimenti tributari, diversi dai versamenti e diversi dall’effettuazione delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, che ricadono dall’8 marzo al 31 maggio 2020.

    È il caso, ad esempio, della dichiarazione annuale Iva.

    Restano esclusi dal rinvio le comunicazioni dei dati relativi al 730 precompilato come quelle degli oneri detraibili in scadenza il 31 marzo.

    Turismo e sport.

    Si ampliano i comparti, andando oltre il turismo, a cui vengono sospesi i versamenti dell’Iva di marzo, le ritenute alla fonte, gli adempimenti e i pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali, nonché i premi Inail.

    I settori indicati dal Governo sono lo sport, palestre incluse, l’arte e la cultura, con teatri e cinema, il trasporto, la ristorazione, l’ educazione e l’assistenza.

    La ripresa dei versamenti partirà dal mese di maggio, senza applicazione di sanzioni e interessi e potrà essere effttuata, oltre che in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020, anche rateizzando il pagamento in cinque rate mensili di pari importo.

    Sospensione più lunga per le società sportive dilettantistiche e professionistiche che potranno rinviare fino al 30 giugno il pagamento in unica soluzione o in cinque rate delle ritenute e dei contributi dovuti per il personale dipendente.

    Bilanci societari, rinvio al 31 luglio

    Tutte le società di capitali possono convocare l’assemblea di approvazione del bilancio entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio.

     

    Questo significa, di fatto, un rinvio al 30 giugno dei termini per la chiusura dei conti 2019.

     

     

     

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