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Cedolare secca per gli immobili commerciali

  • di Luigi Mondardini

    E’ una delle novità della manovra economica per il 2019.

    Si tratta della estensione della disciplina sulla cedolare secca  alle unità immobiliari destinate alle attività commerciali.

    In particolare è prevista la  possibilità di applicare la cedolare secca del 21% al canone di locazione relativo ai contratti stipulati nell’anno 2019, aventi ad oggetto unità immobiliari che sono classificate nella categoria catastale C/1 (negozi e botteghe) e presentano una superficie fino a 600 metri quadrati con le relative pertinenze locate congiuntamente.

    Sono quindi escluse le  altre tipologie di immobili strumentali destinati ad attività industriali o artigianali (capannoni, laboratori, opifici e laboratori) nonché  le  locazioni di immobili ad uso ufficio (categoria A/10).

    Non si esclude che durante l’iter di approvazione della legge di bilancio il regime opzionale della cedolare secca possa ricomprendere anche gli immobili di categoria catastale che al momento risultano esclusi.

    Un ulteriore limite, di carattere antielusivo, concerne il periodo: la cedolare  nella misura indicata del 21%, è prevista per i contratti stipulati nell’anno 2019.

    Gli altri aspetti che caratterizzano l’istituto normativo della cedolare secca non risultano modificati.

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