Il regime della cedolare secca è una tassazione alternativa all'irpef.
Tale regime si realizza con il pagamento di un imposta sostitutiva con aliquota pari al 10% o al 21% a seconda dei casi, e sostituisce oltre all’Irpef anche addizionali, all'imposta di bollo e all'imposta di registro.
L’Agenzia delle Entrate (Circolare 26/2011) ha chiarito la possibilità di optare per il regime della cedolare secca sui canoni di affitto anche quando la locazione riguardi solo una porzione dell'immobile.
Tuttavia , la scelta per l’applicazione della cedolare secca per un contratto di locazione ad esempio di una singola stanza , obbliga il locatore all’esercizio dell’opzione anche per il reddito derivante dalla contemporanea locazione delle altre stanze.
Quindi in presenza di diversi contratti relativi a più porzioni di un’unità abitativa con un’unica rendita , tutti i redditi di locazione devono essere tassati allo stesso modo.
Si supponga il caso di più contratti di locazione di porzioni di un’unità abitativa con studenti universitari:
- porzione A, contratto di durata 1° gennaio – 30 aprile 2012;
- porzione A, nuovo contratto di durata 1° settembre – 31 ottobre 2012;
- porzione B, contratto di durata 1° febbraio – 31 luglio 2012.
L’esercizio dell’opzione per la cedolare secca per la locazione della porzione A vincola all’esercizio dell’opzione anche per la porzione B. Successivamente, in sede di registrazione del nuovo contratto per la porzione A è possibile scegliere se esercitare o meno l’opzione per la cedolare secca.