Possibili novità nel testo all’esame del Senato.
Il saldo e stralcio delle cartelle per i contribuenti in difficoltà economica era una misura dapprima annunciata nei mesi scorsi, ma poi accantonata.
Uno dei problemi da risolvere è l’individuazione dei parametri per identificare i soggetti che si trovano in evidenti difficoltà economiche e che non riuscirebbero a pagare l’intero debito iscritto a ruolo risultante dalla cartella di pagamento.
Una volta verificate le condizioni che consentiranno di accedere al predetto beneficio, il debitore potrà saldare il dovuto versando, a seconda dei casi, un importo pari ad una determinata percentuale della somma complessivamente dovuta.
Le aliquote non sono ancora definitive ( dipenderà dalle risorse disponibili) in ogni caso il saldo e stralcio sarà modulato secondo percentuali che dovrebbero essere comprese tra il 10 ed il 30% a seconda del reddito del contribuente.
Il versamento dell’importo dovuto potrà essere effettuato o in un’unica soluzione o in dieci rate mensili completando l’operazione nell’anno 2019.
Inoltre il versamento effettuato tardivamente, ma entro i cinque giorni successivi rispetto alla scadenza originaria non dovrebbe dar luogo alla decadenza dai benefici fiscali.
Non dovrebbero rientrare nella definizione i c.d. “avvisi bonari”.
Nel corso delle diverse audizioni che si sono tenute durante l’iter di approvazione del decreto le categorie professionali hanno sollevato, in più di un’occasione il problema.
Sono stati anche presentati degli emendamenti che prevedevano analoghi benefici, cioè la cancellazione delle sanzioni per i contribuenti che hanno dichiarato tutto al Fisco, ma che a causa di difficoltà economiche non sono stati in grado di eseguire i relativi versamenti.
Al momento la misura difficilmente sarà approvata.