Prevista nella “Manovra Correttiva” una specifica agevolazione.
Si tratta di un credito d’imposta, a favore delle imprese e lavoratori autonomi , che effettuano investimenti pubblicitari su quotidiani, periodici, televisione e radio.
Il beneficio è pari al 75% dell’incremento di valore spese sostenute e spetta dal 2018, ma dovrebbe riguardare gli investimenti effettuati dal 24.6.2017.
La norma riguarda le imprese e i lavoratori autonomi a prescindere dalla forma giuridica e dall’iscrizione ad un Albo professionale.
L’agevolazione in questione si sostanzia in un credito d’imposta connesso alle spese in campagne pubblicitarie effettuate tramite:
- stampa periodica e quotidiana;
- emittenti televisive;
- emittenti radiofoniche locali (analogiche o digitali).
Il credito d’imposta scatta solo se l’investimento effettuato risulta superiore almeno dell’1% di quello sui medesimi mezzi di informazione dell’anno precedente.
Il beneficio in esame sarà attribuito nel 2018 con riferimento agli investimenti pubblicitari “effettuati a far data dall’entrata in vigore della legge di conversione” del DL n. 50/2017, ossia dal 24.6.2017.
Il credito d’imposta è pari al 75% ( 90% per Micro imprese, PMI, start up innovative) del valore incrementale degli investimenti effettuati e può essere utilizzato soltanto in compensazione, mediante il mod. F24, previa istanza al Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Esempio:
la società GAMMA srl ha effettuato nell’anno n spese pubblicitarie per un importo pari a € 10.000. Per poter usufruire del “bonus pubblicità” nell’anno n + 1 deve sostenere almeno un importo pari a € 10.100 (10.000 + 1%).
Ipotizzando che nell’anno n + 1 effettui spese pubblicitarie per € 15.000 il credito d’imposta alla stessa spettante risulta pari a € ( 15.000 – 10.000) x 75% = 3.750=
La norma in oggetto per essere operativa necessita di un apposito DPCM contenente le relative disposizioni di attuazione.