Pubblicata la circolare 2/E/2019.
L’Agenzia delle entrate ha fornito le indicazioni operative riguardanti il nuovo “bonus facciate”.
La misura di “recupero fiscale” del costo è molto significativa, essendo fissata la detrazione nel 90% della spesa sostenuta dal contribuente, beneficio da distribuire su 10 anni con rate di pari importo.
Non sussistono limiti di spesa. In questo caso l’intero costo sostenuto può dare diritto al beneficio fiscale.
Le spese agevolabili sono quelle relative ad interventi finalizzati a recuperare la facciata esterna degli edifici che si trovino nelle zone urbanistiche A e B (così come indicate nel D.M. 1444/1968) o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.
Il bonus compete a tutti i contribuenti che detengono l’immobile:
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a qualunque titolo, siano essi proprietari o titolari di altri diritti reali;
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ai familiari conviventi di questi (purché si tratti di immobili nei quali si esplichi la convivenza, quindi non locati o concessi in comodato a terzi);
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a chi detiene l’immobile in forza di un altro titolo di utilizzo, come inquilini e comodatari (in possesso di contrati registrati e con autorizzazione dei lavori da parte del proprietario dell’immobile).
Sono ammessi alla detrazione :
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le persone fisiche;
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semplici ed enti;
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professionisti, anche associati;
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soggetti titolari di redditi d’impresa persone fisiche, società di persone, società di capitali.
Per quanto riguarda gli interventi agevolati, sia la norma, che la circolare, offrono un ventaglio molto ampio di interventi; tuttavia occorre che essi interessino l’esterno dell’immobile , non solo la facciata in senso stretto, ma ogni lato che sia visibile dalla strada pubblica o suolo pubblico.
Al contrario il bonus non spetta per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dall’esterno.
La detrazione spetta per gli interventi:
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pulitura o tinteggiatura esterna sulle strutture opache della facciata,
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su balconi, ornamenti o fregi, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura,
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sulle strutture opache della facciata influenti dal punto di vista termico o che interessino oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio.
Viene precisato che il bonus compete per interventi finalizzati al consolidamento, al ripristino e al miglioramento delle caratteristiche termiche anche in assenza dell’impianto di riscaldamento e il rinnovo degli elementi costitutivi della facciata esterna dell’edificio, che costituiscono esclusivamente la struttura opaca verticale, nonché la sola pulitura e tinteggiatura della superficie.
Inoltre sarà possibile agevolare gli interventi di consolidamento, ripristino, compresa la sola pulitura e tinteggiatura della superficie, o il rinnovo degli elementi costitutivi dei balconi, ornamenti e dei fregi.
Analogamente l’agevolazione compete per i lavori riconducibili al decoro urbano quali quelli riferiti alle grondaie, ai pluviali, ai parapetti, ai cornicioni e alla sistemazione di tutte le parti impiantistiche che insistono sulla parte opaca della facciata.
Sono escluse le spese sostenute per sostituire vetrate, infissi, portoni e cancelli.
Gli interventi che non siano di sola pulitura o tinteggiatura esterna, ma siano anche influenti dal punto di vista termico o che interessino oltre il 10% per cento dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, devono soddisfare sia i requisiti minimi energetici ( D.M. 26.06.2015) così come i valori limite della trasmittanza termica delle strutture componenti l’involucro edilizio ai sensi del D.M. 11.03.2008.
In sintesi:
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interventi di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici;
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pulitura e tinteggiatura esterna su strutture opache della facciata;
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interventi su balconi, ornamenti e fregi (inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura; interventi sulle strutture opache della facciata complessiva dell’edificio influenti dal punto di vista termico o che interessano oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio
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altri interventi per il decoro urbano: grondaie, pluviali, parapetti,cornicioni
Solo se visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico, superfici confinanti con
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chiostrine, cavedi, cortili,spazi interni, smaltimento materiale, cornicioni
Le spese correlate agli interventi:
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acquisto materiali
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progettazione e altre prestazioni professionali connesse (per esempio, perizie e sopralluoghi e rilascio dell’attestazione di prestazione energetica)
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installazione ponteggi
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smaltimento materiale
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Iva
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imposta di bollo
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diritti pagati per la richiesta di titoli abitativi edilizi
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tassa per l’occupazione del suolo pubblico