Può essere calcolato con tre metodi distinti e alternativi fra loro.
Si tratta :
a) metodo storico: si basa su un calcolo pari all’88% del debito maturato nell’ultima liquidazione dell’anno 2015, mensile o trimestrale (al netto dell’acconto 2015);
b) metodo previsionale: si basa sulla previsione e conseguente versamento dell’eventuale 100% del debito, delle operazioni attive e passive che il contribuente presume di avere nell’ultimo periodo dell’anno 2016 (mese o trimestre);
c) metodo analitico: si basa sul versamento del 100% dell’eventuale debito emergente dalla liquidazione straordinaria effettuata per il periodo 1.12-20.12 (per il contribuente mensile) o 1.10-20.12 (per quello trimestrale).
Il calcolo dell’acconto IVA su base storica prende a riferimento il debito IVA dell’ultimo periodo dell’anno:
- dicembre 2015 per i contribuenti mensili
- IV trimestre 2015 per i contribuenti trimestrali
La norma prevede che si proceda con il versamento a titolo di acconto del 2016 calcolando l’88% di detto debito 2015.
Tuttavia occorre considerare alcune situazioni particolari:
Può accadere che un contribuente trimestrale nel 2015, sia divenuto mensile nel 2016: in questo caso l’acconto IVA va calcolato considerando la misura di 1/3 del versamento IVA 2015 , saldo + acconto.
Così ove il debito 2015 fosse risultato pari a 9.000 euro, l’acconto IVA per l’anno 2016, stante il passaggio di periodicità da trimestrale a mensile sarà il seguente: euro 9.000/3 = euro 3.000 (3.000 x 88% = 2.640 ).
Nel caso di contribuente mensile nel 2015 divenuto trimestrale nel 2016, l’acconto va calcolato sommando i saldi a debito delle liquidazioni mensili dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2015 .
Nel caso in cui il debito di ottobre 2015 = euro 5.000 + Debito novembre 2015 = euro 3.000 + Debito dicembre 2015 = euro 2.000) = 10.000 (10.000 x 88% =8.800).