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4 Maggio: riapertura, ma non per tutti.

  • di Luigi Mondardini

    Le regole da osservare

    Con il D.P.C.M. 26 aprile 2020, pubblicato in GU n.108 del 27 aprile, è stato rivisto l’elenco delle attività autorizzate, con un parziale allentamento delle misure contenitive Covid-19.

    In particolare , l’allegato 3 al DPCM 26 aprile 2020 di fatto va a sostituire l’allegato 3 del DPCM 10 maggio 2020 che cessa di avere efficacia a partire da lunedì 4 maggio.

    Nulla cambia in alcuni settori.

    • il  commercio al dettaglio rimane sempre chiuso, fatte salve le attività essenziali, che sono sempre le stesse. E’ stato aggiunto il commercio al dettaglio di piante, fiori e sementi. Per la riapertura dei negozi di vicinato occorrerà presumibilmente attendere fino al 18 maggio.
    • Anche per i  servizi alla persona e per la somministrazione di alimenti e bevande, resta il divieto fino a giugno; solo per quanto riguarda la ristorazione è stato concesso l’asporto oltre che alle già autorizzate consegne a domicilio.

    Cambiamenti sostanziali.

    Riguardano il settore manifatturiero, industriale, dell’edilizia e del commercio all’ingrosso, ivi inclusi gli intermediari che operano in tali settori.

    Nell’ottica della ripresa dell’attività occorre procedere a vari adempimenti.

    Per quanto riguarda eventuali comunicazioni da effettuarsi,  non essendo stata comunicata la sospensione, allo stesso modo non deve essere comunicata la ripresa dell’attività.

    In effetti le attività sospese a seguito dei decreti governativi e ministeriali non sono state tenute a presentare al Registro delle imprese competente la denuncia per l’iscrizione nel REA della sospensione dell’attività.

     
    Chi invece avesse sospeso l’attività pur essendo autorizzate, in  questo caso   si rende necessario presentare al Registro delle imprese competente la denuncia per l’iscrizione nel REA della sospensione dell’attività.

    Tale comunicazione non è sempre obbligatoria, ma  dovuta solo nei casi in cui la sospensione volontaria sia stata di durata superiore a 30 giorni.

     
    Molto importante è la corretta  applicazione dei diversi protocolli anticontagio previsti  a seconda del settore.

    Già a partire dal 27 aprile è consentito alle imprese autorizzate alla ripartenza a partire da lunedì prossimo, di procedere con tutte le operazioni propedeutiche alla riapertura stessa.

    Il rispetto dei protocolli  costituisce condizione essenziale per l’operatività.

    Nel caso in cui una visita ispettiva riveli che le misure anti Covid non sono rispettate correttamente, l’impresa sarà costretta nuovamente alla chiusura.

    Si ricorda infine che , sulla base del monitoraggio giornaliero cui sono tenute le Regioni, ( numero di contagi in funzione della capacità del sistema sanitario)potranno scattare nuove misure restrittive, su base regionale o anche solo limitate a specifiche aree regionali (“zone rosse”) nelle quali la situazione epidemiologica dovesse far rilevare un peggioramento della situazione sanitaria.

     

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