Prorogato il bonus mobili per opera della Legge di Bilancio 2018.
Dopo la proroga del bonus per l’anno 2017 anche la legge di Bilancio 2018, ha riproposto l’agevolazione collegata agli interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2017 e solo per spese sostenute nel 2018 con un tetto massimo di spesa sempre pari a 10.000 euro.
Il bonus viene attribuito ai contribuenti che usufruiscono della detrazione per gli interventi di ristrutturazione edilizia, per le ulteriori spese, fino ad un ammontare massimo di 10.000 euro.
Pertanto il bonus mobili deve essere specificamente collegato a uno degli interventi di cui all’art. 16 bis del D.P.R. 917/86 (T.U.I.R.), in particolare:
- di manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale per i mobili finalizzati all’arredo delle parti comuni;
- di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
- interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, ancorché non rientranti nelle categorie precedenti, sempreché sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
- interventi di restauro e di risanamento conservativo, e di ristrutturazione edilizia , riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro diciotto mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.
Non sono viceversa compresi tra gli interventi che danno diritto all’ulteriore detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici:
- la realizzazione di posti auto o box pertinenziali
- gli interventi volti all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi ( a meno che non rientrino tra gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, ecc…)
Per quanto riguarda la tipologia di beni che dà diritto al bonus, deve trattarsi delle spese sostenute per l'acquisto di beni finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione quali mobili; grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+; forni di classe non inferiore ad A.
Tra i beni agevolabili, ad esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde ecc. Nell’importo possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, sempreché le spese stesse siano state sostenute con le modalità di pagamento previste.
Le spese per l’acquisto di mobili
- sono calcolate indipendentemente da quelle sostenute per i lavori di ristrutturazione; pertanto possono anche essere più elevate di quelle per i lavori di ristrutturazione, fermo restando il tetto dei 10.000 euro.
- possono essere sostenute anche prima di quelle per la ristrutturazione dell’immobile, a condizione che siano stati già avviati i lavori di ristrutturazione dell’immobile cui detti beni sono destinati.
In pratica per ottenere il bonus è dunque necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i mobili.
Infine per quanto concerne le modalità di pagamento ai fini della fruizione del beneficio, i contribuenti devono eseguire i pagamenti mediante bonifici bancari o postali.
Non è necessario utilizzare il bonifico appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di recupero del patrimonio edilizio, soggetto a ritenuta.È infatti ammesso il pagamento mediante carte di credito o carte di debito.