Il canone percepito per la sublocazione di un’unità immobiliare detenuta in base a un contratto di locazione sono annoverati tra i redditi diversi (articolo 67, comma 1, lettera h, del TUIR).
Rispetto a un normale contratto d'affitto, il reddito percepito non va dichiarato come un reddito immobiliare (quadro B Redditi da fabbricati), perché il locatore non è il proprietario dell'immobile, ma come altro reddito (quadro D del 730 e quadro RL del modello Unico).
Il reddito in oggetto è pari alla differenza tra quanto incassato da sublocatore nell’anno e le spese specificatamente inerenti (articolo 71, comma 2, del TUIR), come il canone di locazione corrisposto al proprietario dell’appartamento.
Tali importi vanno inseriti nel Modello 730, al rigo D4, indicando nella colonna 1 (tipo di reddito) il codice "3", ovvero nel Modello Unico Pf, al rigo RL10.
Trattandosi di redditi diversi e non di redditi fondiari, non può trovare applicazione il regime della cedolare secca.
La differenza principale è che quindi, rispetto a un normale contratto d'affitto, il reddito percepito non va dichiarato come un reddito immobiliare (quadro B Redditi da fabbricati), perché il locatore non è il proprietario dell'immobile, ma come altro reddito (quadro D del 730 e quadro RL del modello Unico).