Il maggior valore dell’azienda accertato ai fini del registro e confermato dal giudice non rileva automaticamente per la determinazione di una maggior plusvalenza poiché i due giudizi sono autonomi tra loro.
È quanto affermato dalla recente sentenza della Cassazione (14 ottobre 2014, n. 21632), che unitamente alla sentenza della CTR di Roma 20 giugno 2014, n. 4147 (sia pure relativa alla cessione di beni immobili), segna due punti a favo¬re del contribuente nell’annosa questione della possibilità, da parte degli Uffici, di utilizzare il maggior valore dell’azienda accertato ai fini dell’imposta di registro per imputare al contribuente una corrispondente maggior plusvalenze nel comparto delle imposte sui redditi.