Alcune delle spese più ricorrenti:
Spese per l’auto: possono connesse alle attività professionali si considerano beni ad uso promiscuo, deducibili al 50%, così come anche le spese di manutenzione auto e moto (bollo, assicurazione, riparazioni).
Telefonino: anche questo un bene ad uso promiscuo, deducibile al 50%, insieme alle spese di manutenzione e via dicendo (es.. costo dell’abbonamento).
Abbigliamento e cene: sono scaricabili solo se effettivamente sostenute nell’esercizio dell’attività. Si può scaricare il costo di una divisa da lavoro o di un abito di rappresentanza, il conto di un pasto con un cliente o dell’albergo per una trasferta professionale.
Omaggi: scaricabili integralmente.
Beni strumentali d’impresa: sono scaricabili solo se il pagamento è avvenuto nel corrispondente periodo d’imposta (fatti salvi i limiti di spesa previsti).
Detrazioni 19%: non si possono scaricare voci di spesa come quelle sanitarie e mediche. Se il contribuente, oltre al reddito professionale in regime dei minimi, ha redditi immobiliari (es.: immobili affittati), in relazione a questi può applicare le varie agevolazioni.
Contributi previdenziali: si scaricano integralmente dal reddito e si deducono anche gli eventuali contributi versati ai collaboratori dell’impresa familiare fiscalmente a carico.