A tutti i soggetti che effettuano erogazioni liberali in denaro a favore degli istituti del sistema nazionale di istruzione è riconosciuto un credito di imposta da utilizzare in compensazione.
Il credito, c.d. “School-Bonus”, è riconosciuto in misura pari al 65% delle somme erogate nel 2015 e 2016 e al 50% nel 2017, su un importo massimo di erogazione pari a € 100.000 annui.
Va ripartito in 3 quote annuali di pari importo è utilizzabile, per i titolari di reddito d’impresa, in compensazione nel mod. F24.
Il il credito d’imposta è riconosciuto alle persone fisiche nonché agli enti non commerciali e ai soggetti titolari di reddito d'impresa.
L’agevolazione è riservata alle erogazioni liberali a favore degli istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione aventi le caratteristiche espressamente previste dalla normativa in esame. Innanzitutto si evidenzia che il beneficio spetta per le sole erogazioni liberali in denaro, con l’esclusione, quindi, delle erogazioni in natura.
L’erogazione liberale deve essere finalizzata a sostenere un investimento per la realizzazione di nuove strutture scolastiche o per la manutenzione e il potenziamento di strutture scolastiche esistenti o interventi volti al miglioramento dell'occupabilità degli studenti.
Il credito d’imposta in esame spetta per le erogazioni liberali in denaro effettuate nel triennio 2015 – 2017 ed è determinato nella misura del 65% nel 2015 e 2016 e 50% nel 2017 .
Ai sensi del comma 147 del citato art. 1, l’ammontare massimo dell’erogazione liberale in denaro ammesso per determinare il credito d’imposta è pari a € 100.000 per ciascun anno.
Lo “School-Bonus” va ripartito in 3 quote annuali di pari importo, è utilizzabile con modalità differenziate a seconda del soggetto che ha effettuato l’erogazione liberale in denaro.
In particolare i soggetti titolari di reddito d’impresa utilizzeranno il credito in compensazione nel mod. F24.