Il Tar del Lazio non ha concesso una nuova sospensiva. Confermata dunque la data del 26 gennaio per il versamento dell’Imu.
La scadenza rimane in piedi e sarà possibile, dopo una decisione definitiva del Tar, chiedere il rimborso delle somme versate.
A discriminare i terreni da tassare rispetto a quelli che non lo sono, non è un criterio legato all’altitudine del terreno stesso, ma la posizione del palazzo comunale: se è posto al di sotto dei 280 metri sul livello del mare, il titolare del terreno è comunque chiamato a pagare, indipendentemente da dove è situato il suo terreno.
Se invece il Comune è situato tra i 281 e 600 metri, gli unici a sottrarsi al pagamento dell’imposta sono i coltivatori diretti e imprenditori agricoli. L’esenzione totale è prevista solo per i terreni agricoli situati in Comuni il cui municipio si trova a più di 600 metri sul livello del mare.
L’unica speranza rimasta è quindi quella che intervenga, a pochissimi giorni dall’adempimento, una proroga. Anche perché, in considerazione dei tempi strettissimi, risulta praticamente impossibile riuscire a liquidare l’imposta dovuta nei termini previsti.