Relativamente alle spese sostenute per la frequenza di università telematiche si applicano gli stessi limiti e criteri di detraibilità previsti per le università estere e private (risoluzione 6/E del 24 gennaio 2007).
Le tasse e i contributi per l'iscrizione alle università non statali, legalmente riconosciute, che svolgono attività formativa on line (disciplinate dall’articolo 26, comma 5, della legge 289/2002) sono pertanto detraibili dall'Irpef (articolo 15, comma 1, lettera e, del Tuir) in misura non superiore a quella stabilita per tasse e contributi versati per le analoghe prestazioni rese da istituti statali italiani.
A tal fine, occorre fare riferimento alle corrispondenti spese previste per la frequenza di corsi similari tenuti presso l’università statale italiana più vicina al domicilio fiscale del contribuente (circolare 95/E del 2000).