Il bonus viene riconosciuto anche quando l’importo sostenuto per l’acquisto degli arredi risulta superiore a quel¬lo della ristrutturazione edilizia, sempre nel rispetto del limite massimo di 10 mila euro.
Lo prevede il decreto legge in materia di emergenza abitativa (il cosiddetto Piano Casa) approvato mercoledì scorso dal CdM.
Come si evince chiaramente dalla relazione illustrativa al decreto in commento le detrazioni Irpef per l’acquisto di mo¬bili ed elettrodomestici sono fruibili anche se l’ammontare sia nettamente superiore a quello sostenuto per la ristrutturazione edilizia.
In estrema sintesi, tenendo conto che il contribuente può acquistare mobili per un ammontare massimo di 10 mila euro, incamerando un bonus pari al 50% (5 mila euro) da spalmare in 10 anni per abbattere l’Irpef dovuta, il legislatore ha voluto confermare che detta detrazione risulta spendibile anche se le spese per la ristrutturazione edilizia, necessarie anche per l’otte¬nimento della detrazione sui mobili ed elettrodomestici, risultano sostenute per un ammontare inferiore, per esempio per un ammontare pari a 3 mila euro.