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Reati tributari cambiano le ipotesi

  • di Luigi Mondardini

    Decreto di riforma dei reati tributari: cambiano le soglie e le sanzioni.

    Pene più severe per l’omessa presentazione della dichiarazione, l’occultamento/distruzione di scritture contabili e l’indebita compensazione di crediti inesistenti. 
     
    Alzate le soglie di punibilità per la dichiarazione infedele e i reati di omesso versamento.
     
    Introdotto il nuovo reato di omessa presentazione della dichiarazione del sostituto di imposta. 
     
    Il delitto di omessa presentazione della dichiarazione  scatterà per un’imposta evasa superiore a 50.000 euro e non più 30.000 e sarà sanzionato con la reclusione da un anno e sei mesi a quattro anni, mentre sinora la pena edittale era da un anno a tre anni. 
     
    Anche per il reato di occultamento e sottrazione di scritture contabili sono aumentate le pene.
     
    Per i crediti non spettanti resta tutto inalterato, invece per i crediti inesistenti compensati, la sanzione viene aumentata: reclusione da 18 mesi a 6 anni. Resta inalterata la soglia dei 50.000 euro che fa scattare l’illecito penale. 
     
    Il delitto di dichiarazione infedele, ipotesi tra le più frequenti scatterà più raramente, essendo previsto  un innalzamento delle soglie di punibilità: 
    - gli attuali 50.000 euro di imposta evasa diventano 150.000 
    - il valore assoluto di im¬ponibile evaso passa da due a tre milioni.
     
    Sono esclusi poi dalla rilevanza penale i costi indeducibili se reali, e gli errori sull’inerenza e sulla competenza. 
     
    Gli altri delitti che beneficeranno in futuro di modifiche favorevoli al trasgressore sono l’omesso versamento delle ritenute e dell’Iva. 
     
    Le vigenti soglie penali di 50.000 euro vengono innalzate a 150.000 euro (ritenute) e 250.000 euro (Iva). 
     
    Va da sé che i contribuenti che per il passato hanno omesso versamenti superiori a 50.000 euro, ma inferiori alle nuove soglie, potranno beneficiare delle nuove previsioni. 
     
    Un’altra importante modifica attiene la modalità di calcolo dell’imposta evasa cui è collegata, al su¬peramento di una determinata soglia, la maggior parte dei reati tributari. 
     
    Da segnalare, infine, l’introduzione di una nuova condotta penale in tema di ritenute e dichiarazioni: il delitto di omessa presentazione della dichiara¬zione del sostituto di imposta. Il nuovo delitto di omissione del 770 comporterà la reclusione da uno a tre anni per chiunque non presenta la dichiarazione del sostituto quando l’ammontare delle ritenute non versate risulta superiore a 50.000 euro. 
     
     

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